«Assurdo, sono estraneo a questa vicenda»

Il calciatore: «Si appuri la verità». Nel 2007 aprì un’agenzia con l’ex bandito Mesina e con Raniero Erbì
Graziano Mesina, fotografato mentre esce dal carcere di Voghera dopo aver ottenuto la grazia dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Mesina il 25 novembre 2004. FABRIZIO RADAELLI ANSA/ KLD
Graziano Mesina, fotografato mentre esce dal carcere di Voghera dopo aver ottenuto la grazia dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Mesina il 25 novembre 2004. FABRIZIO RADAELLI ANSA/ KLD

«Mi sembra piuttosto assurdo, non frequento Vicenza e non sono mai stato in Romania. Sono estraneo a questa vicenda di assegni e le autorità dovranno appurare la verità. Mi dà fastidio che si sia fatto il mio nome perchè non c’entro nulla».

Così Damiano Longhi, raggiunto ieri sera al telefono, ha commentato il suo presunto coinvolgimento nel traffico di assegni rubati.

Non è la prima volta che il grande ex capitano del Padova della serie A viene tirato in mezzo in vicende extra sportive. Era il novembre del 2007 quando Graziano, detto Grazianeddu, Mesina (nella foto), l'ex-bandito sardo dell'Anonima Sequestri, graziato dall'ex-presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, dopo 40 anni di carcere, ha aperto un'agenzia immobiliare, che era pure agenzia di viaggi a Roncaglia di Ponte San Nicolò, in via Marconi.

Mesina non fu solo ad aprire quella nuova agenzia. Al suo fianco c’erano due personaggi eccellenti: proprio Damiano Longhi, l'ex-calciatore del Padova e Raniero Erbì, l'ex-agente di custodia dei Due Palazzi, che il 14 giugno 1994 fu coinvolto nell’evasione di Felice Maniero.

Erbì, infatti, collaborò alla fuga di «Faccia s'Angelo» perché l'ex-boss della Mala del Brenta gli promise 400 milioni di lire ed una villa in Sardegna. La Provincia all’epoca, pochi giorni prima dell’apertura, contestava ai gestori la denominazione «11 Mori», dedicato alla mitica ala sinistra della Nazionale di calcio degli anni '70, «Rombo di Tuono» Gigi Riva, visto che ogni nuova denominazione dev'essere approvata da un ufficio istituito presso la Presidenza del Consiglio. Graziano Mesina, da quando ha lasciato il carcere di Voghera nel 2004, s'è sempre comportato bene. Faceva già l'imprenditore nel settore del turismo in Sardegna.

L’agenzia alla fine aprì in franchising associata al circuito Going Fly. «Abbiamo accolto con piacere nel nostro franchising i ragazzi di “11 Mori” - recitava una nota di Going Fly pochi giorni dopo l’apertura del negozio - perchè si sono rivolte a noi persone trasparenti e senza segreti, motivate dalla voglia di lavorare e di fare bene. Faremo l’inaugurazione in grande stile» aveva annunciato Raniero Erbì «Probabilmente saranno presenti anche Gigi Riva e Nenè. Terremo sempre alto il nome il prestigio della nostra amatissima Sardegna».

Nulla di illecito per Damiano Longhi, solo il particolare di essersi messo in affari con persone che hanno avuto qualche disavventura giudiziaria.

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