Attentato incendiario a casa Francescon

Terzo incendio nell'arco di un mese: obiettivo sempre un camion di Roberto Francescon, autotrasportatore di Bertipaglia. Anche stavolta, come la precedente, si è trattato di un atto doloso, senza gravi conseguenze solo per l'intervento tempestivo di Francescon e dei suoi familiari. Il camion, lo stesso preso di mira due settimane fa, è salvo e non c'è stato bisogno dell'intervento dei vigili del fuoco. Tanta invece la preoccupazione in casa dell'autotrasportatore in via Ca' Murà per la sinistra serie di incendi. Quest'ultimo episodio non lascia spazio a dubbi sulla matrice dolosa del rogo. Poco dopo la mezzanotte di lunedì un rumore ha insospettito Francescon, che si è precipitato fuori casa insieme ai figli. Il fuoco aveva aggredito un angolo della fiancata del camion Scania parcheggiato in cortile. Stava bruciando anche parte della siepe che delimita la proprietà. Estintori alla mano, l'autotrasportatore e i figli sono riusciti a domare l'incendio nel giro di pochi minuti, prima che le fiamme potessero estendersi al resto della motrice. Spento anche il fuoco alla siepe, hanno subito notato a terra due bottiglie di plastica. Qualcuno le aveva riempite di benzina e lanciate oltre la recinzione avvolte da uno straccio infiammato. Una bottiglia è finita contro la siepe, mentre l'altra ha colpito il camion, uno Scania, parcheggiato accanto all'abitazione. Per la terza volta Francescon ha denunciato il fatto ai carabinieri di Albignasego, nella speranza di non doverlo fare di nuovo. La piccola azienda di Bertipaglia possiede quattro camion per il trasporto di alimentari in buona parte della Penisola, soprattutto nel settentrione, e conta tre dipendenti. Una motrice Scania del 2009 è andata completamente distrutta nel primo incendio il 5 ottobre scorso. Allora il camion era parcheggiato insieme ad altri due mezzi in un slargo di fronte all'abitazione, sull'altro lato della strada. I danni furono ingenti, almeno 70 mila euro, e sia i vigili del fuoco che il perito dell'assicurazione appurarono che si trattò di un fatto accidentale, perché le fiamme si erano sviluppate da un cortocircuito. Doloso invece il secondo incendio, il 19 ottobre, sempre nello stesso punto. Accanto al camion, parzialmente annerito dal fuoco, venne ritrovato uno straccio imbevuto di gasolio. Francescon, aiutato da moglie e figli, fece in tempo a salvare la motrice e limitare i danni a 1500 euro circa. Due giorni dopo il mezzo era di nuovo operativo, fino all'ultimo inquietante rogo. Stavolta il camion era parcheggiato all'interno, a fianco dell'abitazione, ma questo non ha fermato i piromani. Francescon riferisce di non avere ricevuto minacce ma adesso teme per la sua attività e anche per la sicurezza della sua famiglia. Una delle ipotesi alla quale stanno lavorando le forze dell'ordine riguarda il rapporto con i vicini di casa, perché in passato c'era stato qualche screzio per il passaggio e il rumore provocato dai camion. Ma le indagini sono orientate anche sull'attività lavorativa, alla ricerca di eventuali problemi con ex collaboratori.
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