Euganeo non a norma, giorni concitati per evitale l’esilio

Il Comune e Calcio Padova al lavoro per adeguare l’Euganeo entro il 23 maggio. Reti di recinzione e paratie al centro del nodo sicurezza. Possibile trasferta forzata a Ferrara, Piacenza o Lignano in caso di stop dalla Prefettura

Leandro Barsotti, Diego Zilio

Comune di Padova e calcio Padova stanno lavorando per risolvere al più presto la questione curva ospiti dello stadio Euganeo che, secondo la Questura, non è a norma.

La Prefettura, in una nota, ha spiegato ieri di aver ordinato di realizzare alcuni interventi “minimali” entro il prossimo 23 maggio. Gli interventi oggetto di valutazione riguardano la sostituzione delle reti di recinzione - attualmente non a norma - e l’innalzamento di una paratia antinvasione».

Se l’aumento in altezza della paratia antinvasione già presente nella curva ospiti è un progetto già avviato dalla società, il nodo reti di recinzione esterne allo stadio è difficilmente realizzabile nel giro di una settimana. Attualmente esiste già una cancellata che separa l’esterno dall’interno, ci so no i tornelli e il parcheggio ospiti è separato da ogni altra area. I tifosi ospiti arrivano e sono isolati.

Viale Rocco è anche chiuso al traffico locale, con disagi per la viablità. Il questore Marco Odorisio chiede un ulteriore intervento dal costo elevato, invasivo per il verde dietro lo stadio, e che comunque non è presente in molti altri stadi di serie A e B. Tutto nasce dagli incidenti scatenati dai tifosi del Catania l’anno scorso. La città di Padova e il calcio Padova, dopo aver subito una aggressione di ingiustificata violenza, continuano dunque a pagarne le conseguenze pur non avendo colpe.

Città, squadra e tifosi rischiano di essere penalizzati con la non autorizzazione per la serie B Per questo il calcio Padova sta in queste ore cercando uno stadio alternativo in cui giocare, nella malaugurata ipotesi che la Prefettura neghi alla città l’uso dell’Euganeo. Le ipotesi alternative al vaglio sono diverse, tra cui Piacenza, Ferrara e Lignano. L’ipotesi Cittadella non sarebbe possibile per una serie di lavori che ci saranno al Tombolato questa estate.

Ma il Tombolato di Cittadella (stessa Prefettura di Padova) ha delle barriere strutturate e distribuite fuori dalla curva ospiti così come si chiede a Padova? Per nove anni consecutivi, a una trentina di chilometri di distanza dall’Euganeo, nello stadio Tombolato la Serie B è stata affrontata senza troppi problemi logistici, in un impianto dalla capienza complessiva di 7.580 posti.

Il Tombolato sorge in un’area non troppo lontana dalle mura. Generalmente, le strade interessate sono transennate dalle forze dell’ordine. In occasione delle partite, l’area esterna viene delimitata da barriere removibili metalliche, con i cancelli che vengono chiusi allineandole lungo la strada, fungendo da compartimento stagno, a dividere i tifosi ospiti dai locali. A quel punto, i supporters entrano attraverso i due ingressi destinati a “quarto settore” e Curva Nord, separati dalle altre aree dell’impianto da cancelli in metallo, che li isolano.

Lì passano attraverso due tornelli, andando poi a prendere il proprio posto. Una volta all’interno dello stadio sono poi presenti reti anti-invasione alte una decina di metri e cancelli di circa 2 e mezzo, a isolare lo spazio loro destinato anche dentro l’impianto. 

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