Attesa per l’addio a Giovannina Favero

MASSANZAGO
Grandi il dolore e lo sconcerto a Massanzago, ancor più, a Borgoricco dove lavorava, per l’improvvisa scomparsa di Giovannina Favero, 58 anni. Soprattutto per le circostanze del decesso, avvenuto quando la donna stava per essere dimessa da Villa Maria di Padova, la clinica che fornisce supporto all’ospedale di Padova nell’accogliere i pazienti colpiti da coronavirus o presunti tali.
Giovannina Favero era stata ricoverata proprio nella clinica di via delle Melette, dove si trova pure il marito, ricoverato prima di lei. Però, a quanto è dato sapere, la cinquantottenne segretaria dell’Istituto Comprensivo di Borgoricco era risultata negativa al primo tampone, a differenza del marito.
Ed era in attesa di essere sottoposta al secondo test di conferma per poter tornata a casa. Dunque una situazione del tutto favorevole e tranquillizzante per la salute della donna.
Invece il destino nei suoi confronti è stato davvero crudele, perché solo poche ore prima delle dimissioni Giovannina è stata stroncata da un malore improvviso. A confermare che la donna era negativa al Covid-19 è stata la cugina Gabriella Vettore. «A quanto mi è stato riferito la signora non è morta per il coronavirus e si stanno verificando le cause», dichiara il sindaco Stefano Scattolin, «mi è stato riferito da persone della cerchia famigliare. Colgo l’occasione per esprimere il cordoglio ai figli e ai famigliari».
A conferma che sono in atto accertamenti è il fatto che l’ultimo saluto alla sfortunata segretaria non è stato ancora deciso. Sarà, come per tutti in queste settimane, un addio senza funerale, ma non per questo meno doloroso per i suoi cari. L’emergenza coronavirus ha cancellato ogni tipo di cerimonia.
Giovannina Favero lascia nel dolore i figli Claudia, Luca e Giulia. —
Giusy Andreoli
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova