Autista licenziato e reintegrato Sequestri anche in banca

Continua la “querelle” tra il sindacato Sls e BusItalia Veneto sul risarcimento all’autista del servizio urbano, che era stato prima licenziato e poi reintegrato dal giudice del lavoro. Dopo il blitz effettuato da due ufficiali giudiziari, sabato scorso, alla biglietteria di BusItalia davanti l’ingresso della stazione, dove sono stati sequestrati tremila euro, frutto della vendita dei biglietti e degli abbonamenti sino a quell’ora, sempre su segnalazione dell’avvocato Emanuele Spata al tribunale, gli stessi ufficiali giudiziari sono andati nella banca dove l’azienda ha un conto corrente. In questo caso sono stati recuperati altri 1.500 euro.

«Visto che il giudice Perrone ci ha dato ragione, dobbiamo recuperare ancora altri soldi sino a 15 mila euro dovuti – osserva Vittorio Rosa, segretario di Sls – Non è escluso che gli inviati del tribunale possano tornare un’altra volta nella biglietteria davanti la stazione. L’azienda ha totalmente sbagliato a licenziare l’autista in questione. Era un provvedimento troppo pesante per un lavoratore, che alle spalle ha tanti anni di esperienza».

È una vicenda che mette in forte imbarazzo la dirigenza dell’azienda dei trasporti, tanto che lo stesso presidente, Andrea Ragona (di nomina politica, espressione di Palazzo Moroni), dal momento che il grave provvedimento disciplinare è stato preso dai vertici aziendali di BusItalia a Roma, avrebbe auspicato un’iniziativa diversa rispetto al brusco licenziamento.

Intanto Sls, Cobas, Sgb e Fast hanno confermato lo sciopero per domani 11 settembre, giorno di riapertura delle scuole. Tram e bus a rischio dalle 8.30 alle 12.29 e dalle 15.30 in poi nel servizio urbano e per Abano e Montegrotto, mentre disagi dalle 8. 30 alle 12 e dalle 14.29 in poi in quello extraurbano. Salvaguardate le fasce di garanzia della mattina e nelle ore in cui gli studenti escono dalle loro classi a scuola. —

Felice Paduano

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