Automobilisti, attenzione: si riaccende l’autovelox a Poncia
Il dispositivo per il controllo della velocità sulla strada provinciale 46 Brentana nella frazione di Curtarolo era stato spento lo scorso marzo. Verrà ripristinato da lunedì 15 settembre. La sindaca Rocchio: «Troppi superamenti dei limiti nei mesi in cui è stato spento»

Dopo sei mesi di stop tornerà in funzione da lunedì 15 settembre l’autovelox di Poncia, lungo la Sp 46 Brentana. Lo annuncia la sindaca di Curtarolo, Martina Rocchio, spiegando che la decisione è maturata alla luce dei dati raccolti nell’ultimo mese.
«In soli 23 giorni abbiamo registrato circa 300 superamenti del limite dei 50 orari», racconta la prima cittadina, «e questo senza alcuna sanzione, solo a scopo statistico. Numeri che fanno rabbrividire e che dimostrano quanto sia urgente ristabilire un presidio di sicurezza in quel tratto di strada».
Il dispositivo era stato spento lo scorso marzo, quando il Comune era ancora convenzionato con la polizia locale della Federazione del Camposampierese. Dopo la cessazione, l’8 agosto è stato riacceso soltanto a fini statistici, senza alcuna multa, per fotografare la situazione reale del traffico. I dati ottenuti hanno confermato che la velocità eccessiva è tornata un problema serio e che la presenza di un occhio elettronico resta fondamentale per prevenire condotte pericolose.
«Nel periodo di spegnimento», osserva Rocchio, «i comportamenti sono tornati ai livelli precedenti, con automobilisti che sfrecciano nonostante il limite dei 50 all’incrocio di Poncia, particolarmente pericoloso. La sola comunicazione che il velox non fosse più attivo ha bastato per far saltare le regole. Per questo dico che è prima di tutto una questione di sicurezza».
L’amministrazione comunale si è quindi mossa rapidamente per riattivare l’apparecchio, oggi sotto la gestione della polizia locale Medio Brenta, la nuova realtà sovracomunale a cui Curtarolo ha aderito dal 1° agosto. La sindaca sottolinea anche che non esistono ostacoli normativi: «Il prefetto ha confermato il nostro apparecchio senza prescrizioni».
La scelta di riaccenderlo non è dunque una misura punitiva ma uno strumento concreto di tutela. «Quando dico che è un tema di sicurezza», aggiunge Rocchio, «lo faccio perché abbiamo alle spalle episodi gravi. A Poncia, in passato, non sono mancati incidenti anche molto seri. L’autovelox serve a ricordare a tutti che qui non si può correre».
Un esempio resta impresso nella memoria collettiva: nell’agosto 2020 un’auto, dopo uno scontro, finì nel Piovego all’altezza dei Mulini. Solo il coraggio di due operai che si gettarono in acqua riuscì a salvare la conducente. «Episodi come questo», conclude la sindaca, «ci ricordano che non possiamo abbassare la guardia».
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