Azienda Zero, in primavera il trasloco nella Casa rossa

Ieri la presentazione della nuova governance della macchina amministrativa Tris rosa con Simionato, Barbiero e Bellometti alla testa di 320 dipendenti
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA-CONFERENZA STAMPA AZIENDA ZERO
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA-CONFERENZA STAMPA AZIENDA ZERO



Un tris di donne alla guida di Azienda Zero, il cervellone amministrativo per la sanità del Veneto. Si sono presentate ufficialmente ieri mattina la direttrice generale Patrizia Simionato, proveniente dalla direzione dello Iov, la direttrice sanitaria Simona Aurelia Bellometti, che ha ricoperto lo stesso ruolo nell’Usl vicentina, e la direttrice amministrativa Michela Barbiero, che ha lavorato nelle Usl 17 e 5. Una governance in rosa che a pochi giorni dall’insediamento presenta le linee guida dell’Azienda Zero e una prima programmazione delle attività. E a primavera, l’arrivo di 140 dipendenti nella nuova sede della Casa rossa di via Avanzo.



«L’azienda Zero» ha esordito il dg Simionato, «nasce nell’ambito della riforma sanitaria regionale che ah portato alle Usl provinciali con lo scopo di erogare servizi tecnico-amministrativi, progetti e attività tali da sgravare le aziende sanitarie territoriali ed eliminare i doppioni». All’Azienda Zero, che gestisce 9 miliardi di euro di spesa corrente, competono, quindi, procedure, concorsi e gare di appalto che vengono svolti non sulla base delle necessità della singola Usl ma dopo aver raccolto le esigenze e i fabbisogni di tutte le aziende sanitarie venete. «Abbiamo già aggiudicato 16 gare, 12 sono state indette e 41 sono in preparazione» conferma Simionato,«per l’acquisto di tac, risonanze ed ecografi, farmaci, dimostrando che sono possibili economie di scala. Per la gara da 1,5 miliardi di euro per il riscaldamento, abbiamo chiesto all’Anac su sollecitazione del governatore Luca Zaia, di visionare tutti gli atti». L’Azienda Zero ha già avviato i concorsi per operatori socio-sanitari e annuncia anche quello per gli infermieri e dirigenti amministrativi. Gli unici concorsi che rimangono in capo alle singole Usl sono quelli per i primari. «Lo scopo non è tanto spendere meno» ha precisato Barbiero, «quanto spendere meglio, risparmiare sugli aspetti amministrativi per liberare risorse per la sanità. Le gare centralizzate assicurano un risparmio». «L’Azienda Zero dovrà anche dotarsi di Unità operative sia sanitarie che amministrative» continua Bellometti, «dovendosi questa realtà intendere come lo snodo tra la programmazione nazionale e regionale e l’attuazione territoriale della sanità. Necessariamente passa per un monitoraggio costante dei risultati sul territorio per poter intervenire tempestivamente con i dovuti correttivi». Un esempio di efficientamento: le Breast Unit - i reparti sono si prendono in carico i tumori alla mammella - devono avere almeno 150 casi l’anno: «Meglio meno diffusione ma più specializzazione» sottolinea la direttrice sanitaria.



A regime l’Azienda Zero avrà 320 addetti. Attualmente ne sono in servizio 180 ma sono già numerosi gli avvisi di mobilità per implementare l’organico con personale in servizio nelle Usl venete. «Gli spazi attuali sono ristretti» rileva Simionato, «il personale si divide fra la sede padovana in Passaggio Gaudenzio e Venezia. A primavera dovremo essere in grado di inaugurare la sede della Casa rossa di via Avanzo che potrà accogliere circa 140 lavoratori. Inoltre affitteremo unno spazio qui vicino per l’area amministrativa e informatica». Il cuore dell’Azienda Zero batterà quindi a Padova. «La zona è molto comoda, vicino alla stazione del treni e dei pullman, quindi per il personale è una ottima soluzione» sottolinea il dg. —

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