Bancarotta dell’immobiliare Family Home
Saranno giudicati davanti al gup padovano Mariella Fino con rito abbreviato il prossimo 13 luglio Luca Parolin, 46 anni, e la moglie Cinzia Fecondo, 41, entrambi di Selvazzano, componenti del consiglio di amministrazione della società immobiliare e di costruzione denominata Family Home srl, fallita il 24 gennaio 2014. L’accusa è di concorso in bancarotta fraudolenta per una somma complessiva che supera i 330 mila euro. Contestato (solo a lui) anche il reato di bancarotta documentale . Costituita parte civile con il penalista Pietro Someda la curatela (la commercialista Monica Benetollo). I due (difesi dall’avvocato Luigi Ciccarese) avevano cercato di patteggiare una pena ritenuta non equa dal gup Margherita Brunello che ha rispedito al mittente la proposta. Era stata il pm Luisa Rossi a reclamare il rinvio a giudizio degli immobiliaristi anche loro vittime della crisi che ha devastato il settore. La società era stata costituita il 20 maggio del 2010 e aveva investito molto nella realizzazione di un condominio a Roana formato da sei appartamenti. Era stato siglato anche un contratto preliminare, eppure l’operazione non si era chiusa in pareggio. L’immobile era stato venduto per 788 mila euro, mentre il costo complessivo di costruzione era di 770 mila euro. Insomma si era speso troppo rispetto a un ricavo ai minimi termini. Già nel 2012 la situazione appariva seria fino a essere compromessa. Secondo l’accusa tra il 2010 e il 2013 Parolin avrebbe distratto dalle casse societarie oltre 199 mila euro tra prelevamenti di soci e compensi agli amministratori mai deliberati dall’assemblea societaria. Parolin da solo è pure accusato di aver tenuto la contabilità in modo tale da non consentire la ricostruzione del giro d’affari. (cri.gen.)
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