Banda di professionisti dell’evasione fiscale Il pm Paolo Luca chiede 17 condanne

Professionisti dell'evasione che, attraverso un «carosello» di società fasulle italiane e straniere, gestite da una decina di «nonnetti» improvvisati capitani di industria, sono accusati di aver...

Professionisti dell'evasione che, attraverso un «carosello» di società fasulle italiane e straniere, gestite da una decina di «nonnetti» improvvisati capitani di industria, sono accusati di aver sottratto allo Stato un vero e proprio tesoro non versando l’iva di compravendite di prodotti tecnologici. Ora è arrivato il conto e il pm Paolo Luca ha letto in aula le richieste di condanna: sei anni e mezzo per P. M., sei anni per Cristiano Turetta, due anni di carcere per Mario Baù; tre anni per Enrico Bollante; tre anni e quattro mesi per Fabrizio Perrozzi; tre anni e sei mesi a testa per Quintino Ciamponi e Napoleone Pizzati; sei mesi per Daniele Cobelli; due anni e sei mesi per Carlo Dai Zovi; un anno per Maria Antonietta Digiuliomaria; due anni e quattro mesi per Tonino Digiuliomaria; un anno per Alfonso Di Summa; quattro mesi per Marco Farsisato; un anno per Gerardo Libutti; un anno anche per Sergio Peruzzi; tre anni e mezzo per Walter Toniolo; tre anni e sei mesi per C. M. Ora la parola passerà al giudice. L’operazione fu portata a termine dalla Finanza di Padova, portò a 11 arresti e 37 indagati, un miliardo di euro di evasione. Fra le «teste di legno» c'erano pure un ottantaduenne di Napoli, un siriano di 72 anni e un padovano, 64 anni di Piove di Sacco, messo a capo della New Tecnopolis srl di viale dell'Industria 38 a Padova, società ora fallita. L'indagine iniziò tre anni fa quasi per caso, quando uno di questi «nonnetti» fu sottoposto ad un controllo a Padova. E proprio a Padova operavano molte aziende «fantasma»: la Ap Trading sas di Mestrino, la Vega Spa di Padova, la Star One e la Sca Electronic di Padova e la China Italy di Albignasego.

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