Barba e baffi finti alla Madonnina, via Crucis deturpata

Atto vandalico alle pendici del monte Orbieso a Galzignano scritte sulle croci che pochi giorni fa erano state gettate via

GALZIGNANO TERME. Atto vandalico contro la Via Crucis del monte Orbieso.

Realizzata anni fa lungo il sentiero che parte da via Sant’Eusebio di Valsanzibio e sbuca in via Scalette ad Arquà Petrarca, la Via Crucis avrebbe dovuto essere inaugurata dall’amministrazione comunale galzignanese l’altro ieri. Nottetempo, però, ignoti hanno raggiunto il percorso per disegnare barba e baffi alla Madonnina posta a metà del sentiero, accompagnando la nefandezza con la scritta “No grazie” sulla croce posizionata a fianco della statuetta.

«Più natura meno croci», è invece il messaggio lasciato dai vandali sulla terza stazione, e gli stessi non hanno trascurato di cancellare il santino attaccato in testa alla croce di legno imbrattandolo. Gli autori del raid messo in atto l’altra notte, sono stati i protagonisti del pesante attacco subito dal percorso quindici giorni fa? In quell’occasione, parecchie croci sono finite giù per il pendio del versante o danneggiate, ma il gruppo di fedeli di Due Carrare che anni fa ideò il percorso, le ha poi rimesse al loro posto «Succede spesso. Che possiamo fare? Sono indispettiti dalla presenza della Via Crucis», afferma una loro portavoce.

Dei vandalismi è stato informato il sindaco Riccardo Masin: «L’avrei inaugurata sabato la Via Crucis, ma ho rinviato tutto perché alcuni tra assessori e consiglieri sono impegnati in Terra Santa con il coro Monte Venda. Per quel che riguarda la serie di atti vandalici contro il percorso, ho invitato il gruppo di devoti a sporgere denuncia contro ignoti ai carabinieri. I militari dell'Arma, la polizia provinciale e il corpo forestale potranno così effettuare dei controlli notturni».

Nata per iniziativa di quattro-cinque persone di Due Carrare, innamorate del suggestivo sentiero battuto da escursionisti e bikers, la Via Crucis dell’Orbieso subì dopo la sua costruzione un paio di denunce perché ritenuta abusiva. Gli autori dell'itinerario anticiparono l'intervento dell’Ente Parco togliendo le croci e le aiuole-stazioni e presentarono un progetto per ottenere l’autorizzazione paesaggistica, concessa nel marzo di quest’anno.

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