Bettini, da 101 anni la culla dei bambini in difficoltà

PONTE DI BRENTA. Nel cuore di Ponte di Brenta, da 101 anni, una straordinaria “alleanza” si prende cura dei bambini meno fortunati. Al centro il piccolo con la sua famiglia d’origine e tutto intorno...

PONTE DI BRENTA. Nel cuore di Ponte di Brenta, da 101 anni, una straordinaria “alleanza” si prende cura dei bambini meno fortunati. Al centro il piccolo con la sua famiglia d’origine e tutto intorno le mani tese delle suore Elisabettine, delle educatrici, delle famiglie affidatarie e delle scuole. Siamo in via Fiorazzo, la comunità diurna Bettini è proprio una casa, con un grande giardino e tanti colori. Dentro si concretizza un aiuto concreto: è così da quando, nel 1867, don Fernando Bettini tese per la prima volta la mano alle ragazze in difficoltà. Nel ’900 l’urgenza erano gli orfani di guerra; poi il dopo scuola; fino al 1975 quando si dedica da una parte alla scuola elementare e media e dall’altra l’istituto educativo assistenziale. Quest’ultimo diventerà (nel 1986) una comunità alloggio e una costola dei servizi sociali e l’Usl 15. Peccato che i fondi si assottiglino sempre più (del 50% per la precisione), spesso a discapito di chi ha bisogno, bambini in primis. Il centro, che solo negli ultimi anni ha accolto più di 200 ragazzi, oggi ospita 9 bambini, dai 6 ai 17 anni, soprattutto italiani e segue l’accompagnamento a casa di altri due ragazzi. Coordinatrice suor Albina Zandonà, al suo fianco due educatrici, Antonella e Arianna e l’associazione di famiglie affidatarie Teniamoci. L’innovazione metodologica arriva nel 2007: «Abbiamo capito» racconta suor Albina, «che dovevamo lavorare con le famiglie d’origine perché il primo problema, a monte di dipendenze, disagi psichici, povertà e maltrattamenti, è l’inadeguatezza genitoriale, l’incapacità di cogliere i bisogni del bambino. Sono mamme che amano i loro figli, ma, a volte, nel modo erroneo». Il più delle volte misurato con parametri sbagliati: cellulari, tv e scarpe firmate come sintomo di benessere in un totale smarrimento educativo che parte dalla difficoltà di essere adulti.

Elvira Scigliano

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