«Bitonci si dimezzi lo stipendio»

La provocazione: «Avrebbe dovuto dimettersi prima di candidarsi»

Il centrosinistra schiera i giovani, quegli under 30 che insieme, il 25 maggio hanno raccolto 2.340 preferenze «il vero cambiamento positivo siamo noi» sostengono i militanti «non Bitonci che fa parte di quella politica che intendiamo rottamare». Da loro parte una provocazione: «Chiediamo al cittadellese che da anni mangia a Roma ladrona di dimezzarsi lo stipendio da senatore» esordisce dice Enrico Beda sottolineando come altri candidati sindaco, tra cui Ignazio Marino, abbiano lasciato il parlamento al momento della candidatura senza aspettare il risultato del voto. Per Margherita Colonnello «sono i giovani che guideranno il cambiamento in città assieme a un sindaco pronto ad ascoltarci e il cui programma parte dall’energia della nostra generazione». Dal canto suo Daniele Ceschi di Padova2020, dati alla mano, mette in guardia dai tagli effettuati dall’allora sindaco di Cittadella che «ogni anno ha tagliato il 40% dal bilancio sportivo» per cui «gli enti sportivi padovani si preparino a morire», e accusa il candidato del centrodestra di aver ridotto anche i fondi per la polizia locale: «La sicurezza si fa controllando i subafftti, non con il poliziotto di quartiere» aggiunge. E, ancora, Dario Gorgi ammonisce: «Bitonci dice che vuole meno immigrati, ma dov’era il senatore quando arrivavano a migliaia sulle nostre coste? È tutto un bluff». Chiude il giovane esponente di Sel: «Il centrodestra ha una visione limitata della città, il problema non è né il ramo secco per terra, né il sacchetto di spazzatura, semmai il fatto che la giunta regionale a guida leghista ha tagliato i fondi per la sicurezza».

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