Bizzotto resta in ospedale «Ma solo qualche giorno»

Rimandato il ritorno in famiglia, ma la casa è già stata adattata per accoglierlo Il progetto editoriale dedicato alla figlia Giulia Grace andrà in stampa a dicembre 

CITTADELLA

Vuole tornare a casa, tra i suoi cari, dedicarsi a limare i suoi pensieri, e poi a chiudere, stampare e consegnare la sua biografia alla piccola Giulia Grace. Non è ancora stato dimesso dall'ospedale di Witten, in Germania, Andrea Bizzotto, il 33enne nato a Cittadella, studi a Trento, cuoco e gelataio provetto che, in terra tedesca, ha trovato l'amore di Maria, sua moglie, e ha visto nascere sua figlia, che oggi ha un anno e mezzo.

il lottatore

"Cancer fighter", come si definisce su Instagram, cerca di opporre la sua volontà alla sentenza drammatica dei medici, che gli danno pochi mesi di vita nella sua battaglia contro le metastasi di un sarcoma sinoviale. In una lettera-biografia vuole lasciare ricordi e radici per la sua bimba. «Non sono ancora a casa», spiega, «ci sono state delle complicazioni e per questo i medici non vogliono togliere i drenaggi. Tra oggi e domani spero di poter tornare tra i miei cari. Ormai tutto è in moto, c'è già un team che sta preparando un letto elettrico e le apparecchiature necessarie per essere più comodo. Mi sento meglio, in questi giorni mi occuperò del libro, vorrei correggere alcuni pensieri». In queste ore la storia di Andrea ha commosso l'Italia intera, decine di migliaia di persone hanno condiviso su facebook, dai vari siti web, la sua storia. Tra loro anche il presidente della Regione, Luca Zaia, che ha postato sui social: «Esiste amore più grande di quello di un papà che sa di non poter assistere alle tappe più importanti della vita di sua figlia, e nonostante questo vuole lasciarle un ricordo di sè?».

Prime copie a Natale

Prima di Natale il giovane papà stringerà tra le mani il libro: «Sono stato contattato da Rebecca Frasson, che avevo incrociato anni fa nell'esperienza editoriale di Stilelibero, pensieri in libertà sul nordest alle prese con la crisi del 2008, e mi sono messo a disposizione del progetto», racconta il titolare della Graphico di Cittadella, si chiama pure lui Andrea Bizzotto. «La storia è potente, toccante, preziosa. Entro novembre il lavoro di editing sarà concluso e subito dopo potremo stampare il libro, stiamo ricevendo diverse mail di persone che vogliono sapere quando uscirà. Ci hanno scritto anche Vanity Fair e le Iene. Ogni decisione verrà presa da Andrea, è una storia che incrocia le cose essenziali, tra bellezza e drammaticità, e noi siamo felici di dare un aiuto a lui e alla sua bambina, stampando qualcosa che dona alla carta intensità e vita».

La storia di Andrea ricorda quella di Elisa, una mamma di 40 anni di Spresiano, in provincia di Treviso, morta dopo aver combattuto con una grave forma di tumore al seno. Prima di morire, Elisa aveva preparato un testamento speciale per sua figlioletta Anna, di un anno: una serie di regali, uno per ogni compleanno e per ogni Natale della piccola fino alla sua maggiore età. ––



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