Boato nella notte, esplode il bancomat

Una “bomba” ha svegliato di soprassalto i residenti vicino alla filiale di via Guido Reni, all’Arcella, della banca Popolare di Verona e Novara. Erano le 3.40 della notte tra venerdì e ieri e i malviventi, dopo aver posizionato l’esplosivo, hanno fatto saltare lo sportello bancomat dell’istituto di credito. Hanno usato il metodo della “marmotta”: ovvero hanno inserito una carica esplosiva molto sottile posizionata nella fessura dove escono le banconote.
Un automobilista di passaggio, sentito lo scoppio, ha pensato di tornare indietro per vedere cosa fosse successo. Sì è trovato di fronte a un malvivente mascherato con una pistola in pugno che lo ha minacciato intimandogli di andarsene subito. L’uomo è scappato impaurito.
Un residente si è affacciato e ha visto i malviventi fuggire, pare a bordo di una automobile di colore scuro. Altri abitanti della zona, svegliati dal boato, si sono affacciati guardando verso la banca, ma hanno potuto fare ben poco.
Sul posto, dopo pochi minuti, sono arrivati i carabinieri del Radiomobile per gli accertamenti. Il bottino non è ancora stato reso noto con precisione, ma dovrebbe essere superiore ai 10 mila euro. L’azione è stata molto veloce. Dal momento dello scoppio i banditi hanno impiegato poco più di un minuto ad andarsene. La violenza dello scoppio ha danneggiato anche alcune pareti mobili che isolavano lo sportello dagli uffici. Sul posto è intervenuta anche la vigilanza privata. La Banca Popolare di Verona e Novara ha trovato posto in città nello stabile dove c’è la sede centrale (e fino a qualche anno fa anche la produzione) della Blowtherm, un’azienda leader nella produzione di caldaie e scaldabagni. I carabinieri hanno sequestrato i filmati che riprendono, almeno fino al momento dello scoppio, gli autori del colpo che però si fatica a riconoscere in quanto indossano maschere, sciarpe e berretti. Sono state raccolte anche delle impronte digitali. Solo pochi giorni fa i carabinieri della Compagnia di Piove di Sacco hanno stretto le manette ai polsi di due persone che riuscivano ad estrarre dell’esplosivo, in particolare dell’ecrasite, da bombe inesplose della Prima e Seconda Guerra mondiale. Sono state sequestrate decine di chili di esplosivo che, secondo i carabinieri erano destinate alle bande di malavita locale per far esplodere i bancomat. Oltre all’acetilene infatti si usa esplosivo ancor più potente, come l’ecrasite. Domani la filiale della banca sarà regolarmente aperta, non il bancomat che dovrà essere completamente sostituito.
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