Bollo auto, in arrivo una nuova stangata

Recapitate a Padova e provincia 26.600 multe per mancato pagamento relativo all’anno 2008
PD 25 GENNAIO 2005 G.M. PIAZZALE BOSCHETTI DALL'ALTO (MILANESI) PIAZZALE BOSCHETTI DALL_ALTO (MILANESI)
PD 25 GENNAIO 2005 G.M. PIAZZALE BOSCHETTI DALL'ALTO (MILANESI) PIAZZALE BOSCHETTI DALL_ALTO (MILANESI)

Bollo auto, nuovo caos cartelle pazze, nuova spremuta per il portafoglio: a Padova e provincia le raccomandate con avviso di accertamento per «mancato o insufficiente» pagamento del bollo auto 2008 recapitate dalla Regione in questi giorni sono state 26.600, a cui vanno ad aggiungersi altri 4.500 avvisi di errata trascrizione dei dati della targa o pagamento effettuato in ritardo, sempre relativamente al bollo auto 2008.Una mazzata, soprattutto per i destinatari della prima raccomandata: ora dovranno pagare l’importo del bollo 2008 maggiorato di un 30% di sanzione.

In altre province venete non va meglio: gli avvisi di accertamento recapitati in provincia di Treviso sono stati 28.300 (più 4.800 avvisi di pagamento errato o in ritardo), nel Veneziano sono stati 20.800 (più 3.800 avvisi di errato pagamento) e nel Bellunese 6.100 (più 1.220 lettere del secondo tipo).

In totale, in tutto il Veneto (comprese quindi le province non menzionate) gli avvisi di accertamento di mancato pagamento del bollo auto 2008 sono stati 150 mila, mentre sono state 24 mila le lettere che contestano i pagamenti errati o effettuati in ritardo. Sono tutti dati che arrivano dall’assessore regionale al Bilancio Roberto Ciambetti. L’Adico, l’associazione difesa dei consumatori, parla di «burocrazia vessatoria». E analizza le possibili cause che hanno prodotto la contestazione del secondo tipo, ossia di errato o ritardato pagamento del bollo: «Sono migliaia gli automobilisti veneti che, pur avendo sempre pagato il bollo auto, da qualche settimana si stanno vedendo recapitare dalla Regione un avviso di accertamento per ritardi nel pagamento della tassa relativa al 2008. È una situazione imputabile a quello che formalmente, stando agli archivi centrali della Motorizzazione civile, è un ritardo nei pagamenti. Le tante segnalazioni che stanno arrivando all’Adico hanno spinto i nostri uffici a cercare maggiori informazioni per capire dove sia l’inghippo». Una situazione tanto spinosa quanto ingarbugliata. Ma il «colpevole», per Adico, è proprio l’archivio centrale nazionale della Motorizzazione civile, dal quale la Regione prende le informazioni sugli automobilisti e sui veicoli, comprese le scadenze per il pagamento del bollo: «In questo archivio», dice l’Adico, «migliaia di posizioni riporterebbero una scadenza sbagliata, ritardata di alcuni mesi rispetto alle altre posizioni allineate tutte alla stessa scadenza.

Per regolarizzare questa situazione, la Regione ha provveduto d’ufficio a portare la scadenza dei bolli in questione a gennaio. Di conseguenza, tutti gli automobilisti che avevano la scadenza in un altro mese, si trovano loro mal grado ad aver pagato in ritardo, ogni anno, proprio dal 2008 a oggi». (a.z.)

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