Bosco dei “fontanassi” a Torreselle, riparati i percorsi per le visite al parco
Le polle risorgive del fiume Sile sono una attrazione. Al centro dell’area di Torreselle la grande quercia centenaria

Arriva la primavera e torna la voglia di natura. A Torreselle il gran bosco dei “fontanassi”, che si estende ai confini tra i territori di Piombino Dese e Vedelago, è pronto ad accogliere i visitatori con i percorsi pedonali rimessi in sicurezza.
«Grazie all’intervento dell’ente Parco Sile, sono stati riparati i tratti delle passerelle in legno che erano ammalorati per l’usura del tempo», spiega il sindaco Cesare Mason. «Ora i percorsi pedonali e ciclabili sono tutti ripristinati in piena sicurezza, anche per i bambini ed il bosco è pienamente fruibile con i suoi tesori naturalistici delle risorgive e della fauna e flora».
Dalle polle risorgive visibili ad occhio nudo, i cosiddetti “fontanassi” di Torreselle e Casacorba, nasce in questo habitat particolare il Sile, il fiume di risorgiva più lungo d’Italia con i suoi 91 km di tracciato che sfocia a Jesolo. Dalle falde acquifere sotterranee l’acqua risale in superficie in vari punti, sotto forma di bollicine, dando inizio al corso del Sile. «Lo spettacolo naturale delle risorgive merita una visita, come tutta l’area dei “fontanassi”», è l’invito di Cesare Mason.
Meno conosciuta, ma dal notevole impatto ambientale e significato storico, è la grande quercia che si erge imponente al centro del bosco e ne è divenuta il simbolo. Ultimo esemplare rimasto del querceto della zona, ha un’età stimata tra i 120 ed i 150 anni ed è un albero monumentale soggetto a tutela. Danneggiata nell’estate del 2021 da un fortunale che aveva abbattuto una cinquantina di piante del bosco, la grande quercia, Farnia secolare delle Risorgive (Quercus robur), è un tesoro unico, testimone vivente dei querceti veneti dell’area, rimboscati con l’avvento dei Veneziani che li tutelarono per ricavare il legname indispensabile per la costruzione delle navi, disboscati sotto il dominio degli Austriaci, ed infine tutelati con l’istituzione dei parchi naturali regionali, tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso.
Insieme ai caratteristici “campi chiusi”, protetti dai venti e dalle intemperie grazie ai confini segnati da alberi ed arbusti, il parco dei “fontanassi” di Torreselle è un «sito naturalistico di altissimo pregio ed interesse ambientale che la nostra gente deve conoscere e riprendere a frequentare, sempre con il dovuto rispetto», ricorda il sindaco Cesare Mason.
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