Giacigli di senzatetto dentro al ponte Unità d’Italia a Padova, l’ingresso da una botola
La scoperta della polizia grazie alla segnalazione di un autista di bus. Nel vano buio e alto un metro e mezzo c’erano almeno sei materassi tra rifiuti, avanzi di cibo ed escrementi. Due uomini identificati

Due uomini sono stati sorpresi dalla polizia di Padova a bivaccare all’interno della struttura del ponte Unità d’Italia.
A segnalare la loro presenza è stato un autista di autobus che, intorno alle 10.30, ha contattato la Sala operativa della Questura riferendo di aver visto due persone accedere alla parte cava del cavalcavia attraverso una botola di servizio situata tra via Ricci e via Rismondo, nei pressi del parcheggio degli autobus.
Sul posto sono giunti gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, che hanno confermato la veridicità della segnalazione. I poliziotti, utilizzando lo stesso metodo impiegato dagli intrusi – un new jersey in plastica posizionato a mo’ di scalino – sono riusciti ad accedere al vano interno del ponte, completamente buio e con un’altezza di circa un metro e mezzo.

All’interno, gli agenti hanno trovato numerosi giacigli di fortuna, tra cui anche quelli occupati dai due uomini segnalati, risultati essere cittadini marocchini di 32 e 28 anni. Le condizioni igienico-sanitarie del luogo sono apparse da subito disastrose: spazzatura ovunque, bottiglie piene di urina, resti di cibo, vestiti gettati a terra ed escrementi umani. Tutti segnali che facevano presumere una permanenza prolungata da parte di più persone: erano infatti presenti almeno sei postazioni per dormire.
La Polizia scientifica è intervenuta per effettuare un sopralluogo tecnico, con documentazione fotografica e video. I due cittadini stranieri, risultati sprovvisti di documenti al momento del controllo, sono stati accompagnati in Questura per l’identificazione. Uno dei due è stato trovato in possesso di un permesso di soggiorno valido, mentre all’altro è stato notificato un invito a presentarsi presso gli uffici per la definizione di pratiche amministrative già avviate.
Al termine dell’intervento, la Questura ha richiesto l’intervento di Aps per la rimozione dei giacigli e dei rifiuti presenti, trasformando l’interno del ponte in una sorta di discarica. Contestualmente è stato contattato anche l’ente proprietario dell’infrastruttura per procedere alla messa in sicurezza della botola d’accesso, in modo da evitare ulteriori intrusioni. L’area sottostante la carreggiata, infatti, è destinata esclusivamente ad attività ispettive da parte di personale autorizzato.
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