Brusegana, condominio al freddo per 42 centesimi di debito

PADOVA. Est Energy ha sospeso l’erogazione del riscaldamento a 16 famiglie di via Monteortone per 42 centesimi di debito. L’incredibile disavventura è capitana a un condominio di Brusegana, amministrato dalla Camilla amministrazioni, qualche tempo fa, in una giornata particolarmente gelida e, coincidenza vuole, con una bambina nata da appena un mese. Nemmeno le scuse da parte di Est Enegy, ma solo l’asettica procedura informatizzata che taglia la fruizione del servizio di fronte a un meno sulla bolletta, fossero pure pochi spiccioli.
Valentina Bortolami, della Camilla, ha reagito con veemenza riducendo al minimo il disagio delle famiglie. «Quando mi hanno chiamato i condomini ho pensato subito a un problema di manutenzione», ammette, «e non riuscivo a credere al tecnico quando mi ha informato, dopo il sopralluogo, che avevano staccato il gas». Un antefatto a scatenare l'ira funesta dell'intransigente pc. «Ad aprile dell’anno scorso, per un disguido, la banca non aveva pagato in automatico, come succede ad ogni fattura, la bolletta di 3.542,42 euro di fornitura del riscaldamento. Appena arrivato il sollecito abbiamo pagato con bonifico. Solo che compilando il bonifico abbiamo dimenticato i 42 centesimi. Nel frattempo è trascorso quasi un anno e non è arrivata alcuna lettera di sollecito. Solo quel -0,42 centesimi sul retro delle bollette successive che nessuno ha notato. E comunque pensavo che la cifra sarebbe stata messa a conguaglio con addebito nella bolletta successiva».
Invece sono costate alle 16 unità ore di gelo. «Prima di staccare la fornitura non hanno nemmeno pensato di avvisare. Malgrado fossimo stati sempre puntuali nei pagamenti e a fronte di 12 mila euro annui di fatturazione. La verità è che al danno si aggiunge la beffa: ci siamo sentiti umiliati e presi in giro». Sentimento aggravato dalle risposte di Est Enegy che «di fronte alle mie lamentele si è giustificata dicendo che la nostra referente è in maternità, dunque i solleciti non li guarda nessuno e che comunque i conti sono affidati ai computer. Il centralino dell’azienda si è dimostrato un muro di gomma. Posso capire l’automatismo della fatturazione, ma almeno prima di tagliare potevano telefonare a noi amministratori. Nessuno comunque avrebbe mai pensato che 42 centesimi sfuggiti potessero comportare il taglio del servizio».
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