Buste paga più pesanti alla società “La Pellegrina”

Nel pieno di una crisi occupazionale e dei consumi come in Italia non si era mai vista da almeno 50 anni, l’aumento salariale è un fenomeno più unico che raro. È successo ai 56 lavoratori, per la...

Nel pieno di una crisi occupazionale e dei consumi come in Italia non si era mai vista da almeno 50 anni, l’aumento salariale è un fenomeno più unico che raro. È successo ai 56 lavoratori, per la grande maggioranza donne, dell’incubatoio di San Pietro in Gù a Padova di proprietà de “La Pellegrina Spa”. La società agricola, attiva nell’allevamento suino e avicolo è proprietaria di 11 stabilimenti in Italia e ha nel Dna una tradizione d’investimenti produttivi che ne fanno ad oggi un fiore all’occhiello dell’agroindustria del territorio. Nell’azionariato è presente con forza il gruppo agroalimentare Veronesi, azienda da 2,5 milioni di tonnellate di alimenti agrotecnici l’anno e proprietaria, fra gli altri marchi, di Aia, Negroni, Montorsi e Fini. Un accordo, quello raggiunto tra l’azienda, Fai Cisl e Flai Cgil, che darà ai lavoratori ben 7.200 euro lordi in 4 anni, 1.800 euro annui lordi per ciascun lavoratore, che faranno la differenza per oltre 50 famiglie. «Quello che abbiamo raggiunto è un accordo sugli obiettivi che ci da grande soddisfazione», ha dichiarato Samuel Scavazzin, segretario della Fai Cisl di Padova, «Di questi tempi è difficile rinnovare i contratti integrativi in essere e inserire clausole migliorative ha dell’impossibile: oltre ai 7.200 euro lordi di premio di produzione siamo riusciti ad ampliare la platea dei beneficiari ai neoassunti già dai primi 12 mesi di servizio e a non far sottrarre dal calcolo i permessi sindacali e quelli per le 150 ore del diritto allo studio». Un contratto di secondo livello che va di pari passo con una modernizzazione dello stabilimento orientata alla qualità del prodotto, sia dal punto di vista sanitario che da quello della resa. «Questa è una ulteriore dimostrazione di come il sindacato, quando è presente, sia utile per i lavoratori e per l’azienda nel suo complesso», ha dichiarato Andrea Gambillara, segretario della Flai Cgil padovana. (r.s.)

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