Cadavere mummificato: era un immigrato polacco

Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, scoperto dal giardiniere. Il defunto aveva una ex compagna di Bosco e un figlio
MALAGOLI - FOTO PIRAN - RUBANO - RITROVAMENTO CADAVERE SARMEOLA
MALAGOLI - FOTO PIRAN - RUBANO - RITROVAMENTO CADAVERE SARMEOLA

RUBANO. È morto da solo Kazimier Konieczko, un cittadino polacco di 53 anni, che da tempo viveva a Rubano, sebbene senza fissa dimora. Il suo corpo ormai privo di vita è stato ritrovato ieri pomeriggio in una villa abbandonata in via della Provvidenza. Ancora non si conoscono le cause della morte, che potrebbero essere naturali come pure violente. Sarà l’autopsia a stabilirlo.

MALAGOLI - FOTO PIRAN - RUBANO - RITROVAMENTO CADAVERE SARMEOLA
MALAGOLI - FOTO PIRAN - RUBANO - RITROVAMENTO CADAVERE SARMEOLA

Non aveva mai ottenuto la cittadinanza italiana e, infatti, dopo la separazione dalla compagna che vive nella frazione di Bosco, viveva dove capitava. Ultimamente andava a dormire a Villa Rebecca, lungo via della Provvidenza a Sarmeola. Lì, ormai in avanzato stato di decomposizione, l’ha trovato il giardiniere incaricato dai proprietari di sistemare periodicamente il giardino. Insospettito dall’odore che proveniva dalla villa ormai diroccata, ha spostato la tenda che chiudeva una porta e ha visto il corpo dell’uomo. Ha dato quindi l’allarme. Sul posto sono giunti quindi carabinieri (anche del reparto scientifico per i rilievi), vigili del fuoco per aprire la porta e medici legali a cercare di stabilire la causa del decesso: operazioni che si sono protratte dalle 17 fino a oltre le 22.

Cadavere mummificato trovato in una villa abbandonata a Sarmeola

Ieri pomeriggio il giardiniere era arrivato a Villa Rebecca per tagliare l’erba: lo aveva fatto il mese scorso e nel frattempo era cresciuta. La villa, che si affaccia sulla regionale 11, è abbandonata da anni, almeno dal 1992, anno in cui la famiglia Corradin, originaria di Mestrino e proprietaria di negozi di articoli sportivi, l’ha acquistata. Negli anni è rimasta però abbandonata e in disuso, pressoché diroccata: ma diversi senza tetto e clandestini, appunto perché disabitata, l’hanno utilizzata negli anni come rifugio per passare la notte. Il giardiniere era arrivato a metà del suo lavoro quando ha avvertito una zaffata fortissima di quell’odore tipico da decomposizione. Proveniva dall’interno dell’edificio principale. Pensando a un animale morto, dopo essersi intrufolato da qualche pertugio, ha discosto una coperta, che copriva uno dei portoni che danno sul retro della villa e che si affacciano, appunto sul giardino. Con orrore ha visto invece un piede umano e ha allertato immediatamente le forze dell’ordine e avvertito i proprietari. Il corpo appartiene presumibilmente a Kazimier Konieczko, almeno dal passaporto che è stato trovato nella stanzetta: l’uomo era stato sorpreso nella dimora abbandonata già altre volte. Era in Italia da tempo, ma non aveva la cittadinanza. Aveva avuto una compagna padovana e un figlio, con cui per un certo periodo aveva vissuto a Bosco. Ma i rapporti con la donna si erano incrinati e Kazimier era uscito da casa. Non trovando altra sistemazione, aveva adattato la stanzetta al pianterreno della vecchia villa con un letto, disponendovi alcune coperte e i pochi vestiti che aveva, oltre al cibo che gli veniva offerto dall’aiuto caritatevole della parrocchia. Un mese fa – l’ultima volta in cui il giardiniere era passato – il corpo non c’era, quindi si presume possa essere deceduto circa tre settimane fa. Kazimier Konieczko è stato trovato steso a terra, in posizione scomposta, quasi rannicchiato su se stesso, come se avesse avuto un malessere improvviso. È caduto al suolo e nessuno ha potuto soccorrerlo né si è preoccupato di cercarlo. Visto che il luogo era frequentato anche da altre persone senza fissa dimora, non si può escludere che il decesso possa essere stato causato da qualcuno, che la morte sia stata violenta e non naturale. A causa dello stato del corpo, è stato impossibile appurarlo ieri pomeriggio: necessiterà un esame più approfondito. In caso di morte violenta scatterà la caccia al colpevole. E poi qualcuno si dovrà occupare di dare una degna sepoltura a quest’uomo, che la vita ha portato a star solo e che da solo purtroppo è morto.

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