Festa del Lavoro: centinaia in Piazza dei Signori con Cgil, Cisl e Uil

Il vicesindaco Andrea Micalizzi: «Nel 2024 in provincia di Padova, 16 croci bianche. Per la sicurezza si fa ancora troppo poco»

Felice Paduano
Lavoratori in Piazza dei Signori per il Primo maggio
Lavoratori in Piazza dei Signori per il Primo maggio

Come in tutte le piazze d'Italia, anche a Padova la Festa dei Lavoratori promossa oggi, Primo maggio, da Cgil, Cisl e Uil  è stata dedicata al Lavoro Sicuro e Dignitoso. Centinaia le persone presenti in Piazza dei Signori, pochissimi i giovani.

I quattro i punti di riferimento allestiti sono stati i gazebo dei tre sindacati confederali (che in tutto contano 200.000 iscritti) e il tradizionale angolo food, dove i sindacalisti della Cgil, Candido Salvato, Paolino Vettorato e Ivana Parolo, hanno distribuito gratuitamente panini con la mortadella, vino bianco e bibite varie. Prima dell'inizio dei comizi dal palco si sono esibiti i Percussion Brothers con un ritmo travolgente di tamburi africani, e la May Day Band .

Gli interventi, moderati da Jacopo Arca, sono stati tenuti dai tre segretari generali, a Padova, Aldo Marturano (Cgil), Samuel Scavazzin (Cisl) e Massimo Zanetti (Uil), dal vicesindaco di Padova, Andrea Micalizzi, dal vicepresidente della Provincia di Padova, Luigi Bisato, dal prorettore dell'Università di Padova, Antonio Parbonetti, e dal vicario del vescovo, don Luca Facco. Toccante la lettura di una lettera immaginaria di un morto sul lavoro , la testimonianza condivisa da Sabina Dall'Armi e quella di Federico Merlin, su come gli è cambiata la vita dopo un grave incidente del padre sul lavoro. 

«Il lavoro non deve essere morte» , ha detto Scavazzin, «Non c'è lavoro vero se non c'è sicurezza». Duri anche gli interventi di Marturano e Zanetti. «Sono passati 7 anni da quando, come segretario generale, sono venuto in questa piazza a parlare di salute e sicurezza ma purtroppo non è cambiato nulla», ha sottolineato il numero uno della Cgil padovana, «Il governo solo adesso si è mosso per stanziare nuove risorse. Le regole ci sono ma non vengono applicateÈ arrivata l'ora di punire severamente gli imprenditori che sbagliano: il lavoro non è sicuro ed è poco remunerativo, i salari sono troppo bassi». Il segretario della Uil ha ricordato che in tutta la provincia di Padova, su 100.000 imprese, gli ispettori sul lavoro sono solo 43 .

Sia il prorettore Parbonetti, molto applaudito, che don Luca Facco e il vicesindaco Micalizzi, hanno parlato, oltre che di sicurezza, di calo demografico, immigrati e giovani con lavoro precario. «Nel 2024 in provincia di Padova le croci bianche sono stato 16» , ha osservato il vicesindaco, «Per la sicurezza si fa ancora troppo poco. I salari e gli stipendi non sono dignitosi. Negli ultimi 30 anni, in Italia, rispetto al potere d'acquisto, sono cresciuti solo dello 0.36%. In Olanda del +82%. Una vergogna sociale».

 

L'iniziativa "Pane&Rose" di Filcams, Udu Padova e Rete studenti medi
L'iniziativa "Pane&Rose" di Filcams, Udu Padova e Rete studenti medi

Dopo i comizi in piazza, l'iniziativa “Pane&Rose” promossa dalla Filcams Cgil, coordinata dalla segretaria Marquidas Moccia, e condivisa con gli studenti universitari dell'Udu, guidati da Marco Nimis, e la Rete degli studenti medi. Duecento rose rosse, tipo Dallas, sono state donate alle commesse e cassiere al lavoro nei punti vendita Pam di Piazzetta Garzeria, Despar di Piazza dei Frutti, e ai negozi aperti del centro (nonostante la Festa del Lavoro sono aperti quasi tutti i supermercati, ndr ) al grido di: « Non ci accontentiamo solo del pane. Vogliamo anche le rose: diritti, dignità, libertà».

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