Calcio, lo spettacolo del weekend: Padova atteso da due grandi sfide

All’Appiani la Primavera biancoscudata ospiterà la corazzata Milan. Domani big match all’Euganeo. Italiano e compagni puntano a spingere nel baratro una Sampdoria che non trova pace

PADOVA. Due giorni di grande calcio a Padova. Si comincia già questo pomeriggio quando all’Appiani (ore 14.30) sarà di scena la Primavera

biancoscudata per la prima giornata di ritorno del campionato. Missione quasi impossibile per i ragazzi di Paolo Favaretto, che

ospiteranno la capolista Milan ancora sotto choc per l’infortunio occorso alla stellina Kingsley Boateng, costretto a finire anzitempo la stagione dopo la rottura del legamento crociato del ginocchio. «Restano comunque la squadra più forte- le parole di Favaretto - ma noi tenteremo di sorprenderli». Anche perché di talenti da ammirare oggi all’Appiani ce ne sono a bizzeffe: da baby Ganz a Comi, passando per l’ex blaugrana Carmona.

Dopo il succulento antipasto,il piatto clou arriva domani. E non stiamo parlando della focaccia genovese, che siamo sicuri andrà a ruba negli stand del «Fair Play Village». Il Padova di Dal Canto punta ad iniziare il ritorno nel migliore dei modi e affossare ancora di più una derelitta Sampdoria. La corazzata blucerchiata sta naufragando nelle acque di metà classifica (meno 16 dal Torino capolista) spinta nel vortice della tempesta da infinite polemiche, furenti contestazioni e un allenatore indagato dalla procura federale dopo le offese rivolte al Genoa. Questo pomeriggio i biancoscudati effettueranno la rifinitura a Bresseo (da valutare le condizioni del rientrante Marcolini) mentre a Camposampiero scenderà in campo la Samp dopo una settimana di ritiro sul Garda.

Padova-Sampdoria sarà anche la «prima» da dirigente per Luca Baraldi, l’ex ad di Parma, Lazio e Bologna, è stato chiamato da Cestaro come «assistente personale». Il manager modense si è legato al Padova con un contratto fino a fine stagione e svolgerà prettamente compiti amministrativi e finanziari. Restano inalterate le altre cariche, con Sottovia confermato direttore generale e Foschi ds.

Proprio Rino Foschi continua a bazzicare gli alberghi di Milano studiando le strategie per il mercato di gennaio. Finora il Padova non ha concluso alcun movimento e nonostante la girandola di voci che girano attorno ai biancoscudato, l’intento della dirigenza è chiaro: prima vendere, quindi acquistare. Ecco perché il ds sta cercando di piazzare Jonas Portin, senza svendere un giovane (classe ’86) il cui cartellino è costato nel complesso più di un milione di euro. Solo allora si tufferà su un difensore (Pesoli o Acerbi). A centrocampo balla il nome di Cazzola, ma solo se dovesse lasciare Padova uno fra Cuffa e Osuji. In avanti, infine, è caccia a Dionisi, ma senza fretta. Il Livorno ha sparato altissimo il prezzo del cartellino, ma ha bisogno di far cassa e dovrebbe abbassare a breve le proprie pretese. Una situazione di stallo che giova anche al Padova, chiamato a restituire Jelenic al Genoa, capire che vorranno fare Hallenius (dovrebbe partire) e Cacia (gli ultimi rumors lo confermano a Padova, in attesa dello sconto sulla squalifica in arrivo oggi) e recuperare pienamente Succi.

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