Caldarroste salve, sospiro di sollievo per “Duilia”: l'intervista

Caldarroste sì. Stefania Verdini, detta “Duilia” per il nome del babbo Duilio - dal 1953 storico “caldarrostaio” di piazza dei Frutti - racconta lo spavento, seguito da un sospiro di sollievo, per la stretta a cucinare castagne all’aperto – “alla vecchia maniera, con la legna da ardere” – imposto per errore dalla Regione alle attività economiche. Dal 1° ottobre, la categoria era accidentalmente finita nel Piano della Qualità dell’aria, tra quelle che producono smog. Una svista corretta, con buona pace dei clienti di Stefania, già da questo fine settimana.

Di Costanza Francesconi, video Ag. Bianchi

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova