«Campo dei girasoli» Altri 40 mila metri per un grande parco

BASSO ISONZO. L’inaugurazione di un altro tratto del parco
Anche il cielo ha fatto, per una volta, la propria parte: dopo la pioggia del venerdì notte ha permesso, ieri mattina, l'apertura del «Campo dei girasoli», parte di quel parco del Basso Isonzo pronto a diventare, una volta ultimato, il più grande della città di Padova. L'assessore al Verde pubblico, Andrea Micalizzi, ha potuto così fare, davanti ad oltre 300 persone, il brindisi benaugurale. «E' un momento importante non solo per i residenti del Bassanello», spiega.
«E' una tappa importante per tutta la città: c'è sempre bisogno di spazi verdi dove poter stare», afferma l'assessore. Il Basso Isonzo prevede uno spazio totale di un milione di metri quadrati, dei quali 600 mila dedicati al parco. Ieri sono stati aperti al pubblico i 40 mila del «Campo di girasoli», appezzamento di terreno che rimarrà proprio com'era una volta: coltivazione agricole. «Saranno tutti prodotti tipici della nostra terra - continua Micalizzi - vogliamo tenere alte le nostre tradizioni. Poi, quando ingrandiremo il parco, realizzeremo anche una fattoria agricola». Il progetto va in porto anche grazie alla collaborazione di un vero e proprio mondo di volontariato e di associazioni: Biorekk (che difende il cibo biologico) e le cooperative El Tamiso, Coislha per citare le maggiori, ma tante altre ancora. Ieri mattina, i bambini delle scuole accorsi all'inaugurazione hanno potuto seguire anche dei laboratori del settore Ambiente, sotto gli occhi dell'assessore Alessandro Zan. Molte persone poi si sono fermate per un pic-nic nel nuovo spazio, hanno approfittato della guida fatta dagli Amici della Bicicletta per visitare tutta l'area sulle due ruote o assaggiato i prodotti biologici portati dalle associazioni. E' mancata solo l'arnia che doveva essere messa in mostra da un apicoltore dei Colli: l'ape regina sente le turbolenze del tempo e non ha voluto sentire ragioni. Unica voce fuori dal coro quella di Legambiente. «Legambiente non dimentica la battaglia sostenuta per anni, insieme a WWF e Comitato Basso Isonzo per impedire che l'area destinata a parco dal PRG di Piccinato, un milione di metri quadrati, fosse fortemente edificata e frammentata - spiega il portavoce Lucio Passi -. Legambiente non dimentica nemmeno la promessa del sindaco Zanonato, durante la campagna elettorale del 2004, di ritirare la variante urbanistica elaborata dalla giunta Destro. Promessa poi non mantenuta, il che comportò la concessione del permesso ai privati di edificare nell'area del Basso Isonzo per 87.000 metri cubi, cubatura che si aggiungerà alla già cospicua volumetria esistente».
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