Canottieri, «nube tossica» in piscina

Fuoco nel vano pompe e reazione tra cloro e acido solforico: nessun ferito
Da sinistra: Furlan con Battaglia; un’immagine della Canottieri che si prepara a festeggiare i 100 anni di attività con l’inaugurazione del 26 maggio: sarà un grande abbraccio con tutta la città
Da sinistra: Furlan con Battaglia; un’immagine della Canottieri che si prepara a festeggiare i 100 anni di attività con l’inaugurazione del 26 maggio: sarà un grande abbraccio con tutta la città
 
L'allarme alla Canottieri è scattato poco dopo le 12 quando un passante ha notato del fumo fuoriuscire dal vano tecnico sotterraneo dove si trovano le pompe che provvedono alla depurazione dell'acqua della piscina. Ma è all'interno di quello spazio che, in realtà, era accaduto il peggio: si era sprigionata una nuvola di gas tossico, prodotta dalla reazione tra cloro e acido solforico.
 Impossibile entrare in quei 20 metri quadrati: aria irrespirabile e temperatura che, in pochi istanti, ha raggiunto i cento gradi, mentre la miscela velenosa e corrosiva si stava liberando nell'aria. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco: la squadra di turno (5 unità), guidata da Gilberto Baliello, è arrivata in una manciata di minuti, raggiunta poco dopo da un'altra squadra di 4 pompieri del Nucleo regionale biologico chimico radiologico (NBCR) di Mestre con i pompieri di Abano in supporto insieme ai vigili urbani per i rilievi e ad alcuni tecnici dell'Arpav. Fortunatamente nessun ferito e nessuna contaminazione dell'aria e dell'impianto sportivo. «Abbiamo avuto danni alle apparecchiature elettriche per qualche migliaio di euro» conferma il consigliere Massimo Furlan, giunto sul posto. Probabilmente l'incidente è stato provocato da un cortocircuito elettrico nel vano sotterraneo e senza finestre, in cui sono installate le pompe e alcuni quadri elettrici, costruito lontano dalle strutture murarie che ospitano il circolo sportivo. È lì che si sarebbe acceso il focolaio destinato a sprigionare un forte calore e a innescare la reazione tra cloro e acido solforico utilizzati per la depurazione dell'acqua dell'impianto natatorio. Spiega Furlan: «Siamo in fase di collaudo in vista dell'apertura della piscina e dell'inaugurazione della club house previste per il 26 maggio». Una data per celebrare la «rinascita» della Canottieri dopo i lavori di ristrutturazione per riparare ai danni causati dall'alluvione. Muniti di tute antiacido e autorespiratore, i vigili sono scesi a coppie nel locale per spegnere le fiamme e poi per bonificare l'area. Un lavoro complesso (durato fino alle 18) e «al limite», perché indossare quella protezione è come essere avvolti da un sacchetto di plastica. E più di 20 minuti il fisico non regge. Al ritorno in superficie un vigile padovano di 45 anni ha avuto un mancamento ma fortunatamente si è ripreso subito.

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