Carnevale di Venezia, assalto ai treni e caos anche in stazione a Padova
Pesanti disagi per i lavoratori pendolari. Oggi per fare partire i treni diretti a Venezia delle 9.29, 10.21 e 10.29 sono dovuti intervenire gli agenti della Polfer, perché le porte non si chiudevano. Martedì Grasso treni speciali solo per lasciare la laguna: alle 0.05 e alle 0.55

Foto scattata stamattina in stazione a Padova
PADOVA. Giornata di grandi difficoltà e pesanti disagi, oggi, per i pendolari che usano il treno e per i padovani che intendevano andare a festeggiare il Carnevale a Venezia, approfittando anche della chiusura delle scuole. La stazione ferroviaria stamattina è stata presa letteralmente d'assalto e per fare partire i treni diretti a Venezia alle 9.29, alle 10.21 e alle 10.29 sono dovuti intervenire gli agenti della Polfer. Le porte delle carrozze, infatti, non si chiudevano.
Di nuovo folla, poi, al rientro nel pomeriggio e in serata. Il fatto è che Trenitalia oggi non aveva previsto alcun convoglio supplementare, non valutando che con le lezioni sospese nelle scuole ci sarebbe stata una richiesta eccezionale. E anche domani, Martedì Grasso, ultimo giorno di Carnevale, ci saranno due treni straordinari solo a tarda sera per rientrare da Venezia a Padova: alle 0.05 e alle 0.55. Un servizio assolutamente indispensabile, perché normalmente l'ultimo treno utile per Padova parte da Venezia Santa Lucia alle 22.17.
Quanto è accaduto oggi nelle stazioni venete ha spinto alcuni esponenti politici a prendere posizione. Afferma
Antonio Pipitone
, padovano, consigliere regionale dell'Italia dei valori: "Stipati come sardine, per i viaggiatori veneti il Carnevale veneziano è solo un antipasto dei mesi futuri". E ancora: ''I tagli di Lega Nord e Pdl sul trasporto pubblico locale avranno conseguenze facilmente prevedibili: meno bus, meno treni, meno soldi per la manuntenzione, quindi mezzi sempre più scassati e meno efficienti".
Pipitone invita provocatoriamente il presidentedella giunta regionale Luca Zaia a raggiungere palazzo Balbi, a Venezia, con i mezzi pubblici, per "condividere con i suoi concittadini l'invidiabile situazione di treni e bus".
Ma è stato il bellunese
Dario Bond
, capogruppo del Popolo della libertà, a sollevare il caso di disservizio più clamoroso. Il treno delle 7.32 da Belluno per Venezia è partito già pieno, complici i tanti ragazzi diretti in laguna per festeggiare il Carnevale. Tra Ponte nelle Alpi e la stazione per l'Alpago la situazione è precipitata, tanto che in Alpago alcuni pendolari sono rimasti a terra. Tra questi, una famiglia con bambini mascherati a seguito, una coppia con trolley e alcuni studenti. A Vittorio Veneto il collasso. Lo stesso a Conegliano e Treviso, dove sono rimasti a terra gnomi, api, arlecchini e preti improvvissati.
Severo il commento di Bond: "Se era uno scherzo di Carnevale, è stato davvero di pessimo gusto".
Oggi il Carnevale finisce. A Venezia a mezzanotte, lungo il Canal Grande un corteo silenzioso di gondole, seguito da barche tradizionali a remi, darà l'addio alla festa. Un momento reso ancor più emozionante, tra il ponte di Rialto e il bacino di San Marco, dall'illuminazione delle case e dei palazzi con sole candele a led. Centinaia di palloncini luminosi saluteranno un'edizione da record, che a molti ha riportato alla mente i "pienoni" e i fasti delle prime edizioni.
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