Carrelli pieni solo di prodotti in offerta
Natale magro non solo per i panettoni (nonostante i prezzi molto bassi), ma anche per gli altri generi alimentari. Compresi quelli di maggiore consumo come la pasta, il pesce, la carne, la frutta, la verdura, anche se acquistati nei supermercati. Il calo è generalizzato e si attesta intorno al 10 per cento. «È vero», conferma il direttore del Pam di piazzetta Garzeria (quello davanti al Pedrocchi), Massimo Spresian. «Già l’anno scorso, in questo stesso periodo, accusammo un leggera flessione in quasi tutti gli alimentari di base. Adesso, a due giorni da Natale, il calo netto è del 10 per cento. Tra l’altro tanti consumatori non scelgono più i prodotti di qualità, ma prevalentemente quelli in offerta o che comunque costano meno. Non a caso le confezioni scontate restano sugli scaffali soltanto poche ore perché anche le scorte vengono esaurite in pochi minuti».
La crisi si fa sentire anche sotto il Salone, il regno per eccellenza della qualità e dei prodotti doc e dop, ed anche in piazza delle Erbe. «Nessun paragone con le fila di clienti che avevamo negli anni passati davanti ai nostri banconi», osserva Ruggero Sciarratta, titolare della gastronomia Nova «La crisi sta colpendo anche i nostri abituali clienti, che, in genere, non sono certo né cassintegrati, né disoccupati. Noto che spendono meno rispetto a prima, anche se, naturalmente, per nostra fortuna, ci sono anche i consumatori, che arrivano a spendere sino a 200 euro per un chilo di fegato d’oca francese del Périgord». Sempre sotto il Salone, invece, sta andando meglio a Francesco Canton, che vende un cappone allevato a terra a 12 euro, ed a Lucio Zulian, presidente del Consorzio sorto tra i 50 negozianti. Ma anche il pesce non si vende più tanto come una volta. Nella pescheria Adriatica, ad esempio, gestita dai fratelli chioggiotti Egidio e Gianni Voltolina, sono in pochi a comprare il pesce più caro e sono numerosi quelli che si portano a casa solo pesce azzurro. Anche la Confesercenti ha una visione moderata del trend delle vendite. «Sino a ieri mattina in giro c’era calma piatta». sottolinea il direttore Maurizio Francescon «Solo in giornata i commercianti hanno cominciato a vedere più movimento. Nonostante la crisi, prevedo che tra oggi e domani ci sarà il pienone anche grazie alle tredicesime che sono arrivate in ritardo». Intanto oggi è l’ultimo giorno del mercatino natalizio, in stile tirolese, in piazza Cavour. «Il maltempo ci ha penalizzato» dice Davide Toscano «Siamo andati alla grande solo nei weekend». La fiera di Natale, invece, continua sino al 6 gennaio.
Felice Paduano
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova