Casa di riposo oggi in festa per il suo centenario

NOVENTA PADOVANA. Ricorre quest’anno il centesimo anniversario di fondazione della Casa di riposo, che ebbe origine da una donazione del Grand’ufficiale Luigi Mariutto nel 1907 e dalla volontà...

NOVENTA PADOVANA. Ricorre quest’anno il centesimo anniversario di fondazione della Casa di riposo, che ebbe origine da una donazione del Grand’ufficiale Luigi Mariutto nel 1907 e dalla volontà testamentaria di Alessandro Zambelli che nel 1909 lasciò tutti i suoi beni alla Congregazione di Carità di Noventa Padovana perché venisse istituito un ricovero per gli anziani poveri e per gli inabili al lavoro. La struttura iniziò la sua attività nell’aprile del 1915 cercando di riproporre al suo interno un ambiente il più possibile vicino a quello familiare. Nel 1918 la Casa di riposo venne eretta in ente morale, amministrata poi dall’E.C.A., che sostituì la Congregazione di Carità, e nel 1938 ebbe un’amministrazione autonoma e un proprio statuto. Fino agli anni ’50 la principale entrata della Pia Opera era costituita da numerose donazioni.

Inizialmente la Casa di Riposo venne gestita dalle suore del Cottolengo di Torino che prestarono la loro opera sino al 1976. Da quella data subentrò il personale laico e il mutato tipo di conduzione comportò la determinazione di una retta di ospitalità giornaliera. Nel corso degli anni fu necessario procedere a un ampliamento e negli anni ’70 venne dotato di nuovi servizi. Oggi la struttura, completamente rinnovata pur mantenendo alcuni aspetti della sua facciata storica, è in grado di accogliere 90 anziani non autosufficienti oltre a un centro diurno per una ospitalità giornaliera di 20 anziani non autosufficienti con servizio di trasporto a domicilio. Oggi nella sede dell’Ente, in via Roma, la ricorrenza viene celebrata alle 15 con una messa, seguiranno interventi e testimonianze e alle17 l’apertura della mostra storica “Scatti da 100”. Presenziano il presidente Gilberto Mezzaro, il sindaco Luigi Bisato, i sindaci dei Comuni contermini i cui cittadini sono ospiti della struttura.

Giusy Andreoli

Argomenti:sanità

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