C’è anche Vo’ tra i paesi con più no-vax

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Oltre il 77% dei padovani è vaccinato o ha già prenotato il vaccino: sono 648.381 i residenti in provincia di Padova - su 836.106 - che hanno aderito alla campagna di vaccinazione contro il Covid 19. Il buco nero nel processo di immunizzazione è rappresentato da uno zoccolo duro di 187.725 persone che non si sono vaccinate e nemmeno hanno prenotato la loro dose. Tra i Comuni, sul podio del più virtuoso, si conferma Merlara, con l’83,7% di residenti vaccinati o prenotati, segue Vescovana con l’83% e poi Albignasego con l’82,1%. Scende dal podio Padova che si piazza al settimo posto con l’81,1%. In fondo alla classifica, invece, il comune di Rovolon dove i non vaccinati raggiungono il 32,1% dei residenti. Al penultimo posto Grantorto al 29,7% e terzultimo Vo, il Comune simbolo della pandemia con la prima vittima del Covid, al 29,4%.

GLI ALTRI COMUNI

Fra i Comuni più grandi fa bene Vigonza che può vantare il 78,8% di residenti immunizzati o prenotati; più o meno la stessa percentuale è stata raggiunta anche da Selvazzano che si ferma a 78,5%. Un po’ più sopra c’è Piove di Sacco dove ancora il 21,4% dei residenti sopra i 12 anni non ha fatto il vaccino. La percentuale sale un po’ ad Abano, dove i non vaccinati sono il 23,3% e ancora di più a Cittadella, dove il 23,4% dei residenti è ancora restio ad aderire.

NUMERI E PERCENTUALI

La classifica stilata dall’Usl 6 Euganea si basa sulle percentuali rapportate ai residenti di ciascun Comune, ma se si guarda ai numeri assoluti il quadro assume sfumature ben diverse. Per esempio il 18,9% dei padovani non vaccinati corrisponde a 37.775 persone, quasi il doppio dei residenti del Comune più grande della provincia dopo il capoluogo. Rovolon che chiude la classifica conta 1.379 non vaccinati, ben poca cosa quindi rispetto ai padovani. Merlara si è guadagnata il primo posto con 1.978 residenti vaccinati e 384 ancora scoperti, e Noventa che è al sessantacinquesimo ha 7.752 cittadini vaccinati e 2.545 non vaccinati. Sicuramente il gioco delle percentuali è in grado di offrire ai sindaci - ma anche ai Distretti dell’Usl impegnati nella campagna di vaccinazione - il quadro di ciascun Comune, permettendo così di orientare gli sforzi per spingere maggiormente sull’acceleratore là dove le percentuali sono più basse.—



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