C’è un’ipotesi casinò per rilanciare l’Hotel Orologio

ABANO TERME. Il Comune di Abano si muove per salvare e rilanciare l'Hotel Orologio. Il sindaco Claudio ha deciso di prendere in mano la situazione e di incontrare quanto prima i dirigenti dell’Enpam, l’Ente nazionale di previdenza ed assistenza dei medici, proprietario dello storico albergo situato in zona pedonale. Chiuso ormai da più di un decennio, l'hotel non ha avuto acquirenti, tanto che gli ultimi bandi sono andati tutti deserti. Negli ultimi mesi si è passati da una base d'asta di venti milioni a diciotto, fino ad arrivare agli attuali quattordici. Ma per ora senza esito.
«Purtroppo l'albergo è ancora chiuso e a questo punto andrò io personalmente a Roma ad incontrare l'Enpam», annuncia Luca Claudio. «Bisogna trovare assolutamente una soluzione perchè è inaccettabile che un albergo storico sia ridotto in questo modo. Proverò a responsabilizzare l’Enpam, per quanto mi compete, e proporrò di provvedere intanto ad una ristrutturazione come investimento di capitalizzazione. Poi toccherà ad Enpam provare a rivendere la struttura».
Il futuro dell'Hotel Orologio difficilmente sarà però alberghiero. «Continuo a sognare che possa restare un hotel», dice il sindaco. «A questo punto l'obiettivo più concreto è però che l'albergo diventi una scuola di formazione e specializzazione in medicina termale. È l’ipotesi più percorribile». L'idea più suggestiva del sindaco è però legata al casinò, ipotesi rilanciata a gennaio anche dal consigliere regionale di Forza Italia Santino Bozza, che aveva espresso la volontà di vedere un casinò ad Abano. «Se l'Orologio diventasse un casinò aumenterebbe in modo esponenziale l'indotto. Si andrebbe incontro alle esigenze del mercato russo, ma anche di quelli indiano, americano e cinese, che vogliono un casinò ad Abano. Aumenterebbero i posti di lavoro e ci sarebbe un controllo diretto sul gioco d'azzardo. Con Venezia, poi, Abano avrebbe due tra i casinò più belli in Europa».(f.fr.)
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