Cenone con sorpresa inseguono i ladri in mezzo ai campi

VIGONZA. Via Noalese in balia dei ladri. Nel giro di poche sere si sono registrati almeno tre fra furti e tentativi di furto. L’ultimo la sera di Natale ai danni della famiglia Bellini, titolare di una nota serra. «Eravamo tutti a tavola quando un commensale ha sentito delle voci vicino alle serre», racconta Mauro Bellini. «Siamo corsi fuori e li abbiamo visti scappare per i campi con le pile in mano. Abbiamo chiamato subito i carabinieri». I ladri però erano già riusciti a dileguarsi. «Stavolta ce ne siamo accorti in tempo», aggiunge Bellini «ma ai primi di ottobre ci abbiamo rimesso un generatore di calore del peso di 3 quintali al quale avevamo appena fatto il pieno di gasolio, 60 litri. Se lo sono trascinato nei campi fino a sbucare in via Bazabò, abbiamo seguito le tracce delle ruote del carrello». La sera della vigilia i ladri hanno preso di mira il deposito di materiali edili di Maurizio Bellini, accanto alla sua abitazione, e solo grazie a un vicino il furto è fallito. Erano le 21.30 e in casa non c’era nessuno quando un vicino ha sentito suonare l’allarme del deposito e ha notato nel piazzale dei Bellini alcuni individui. Ha immediatamente allertato il 112 ma i ladri, avutone sentore, sono fuggiti lasciandosi dietro numerosi danni. I carabinieri hanno scoperto che i ladri, dopo aver legato il cancello con uno spago e tagliato tutti i fili elettrici, hanno approfittato di un’impalcatura in esposizione per arrampicarsi sul tetto e da qui calarsi sul terrazzo per raggiungere l’allarme. Che hanno staccato dal muro per buttarlo in un secchio d’acqua che avevano già preparato. La vista del vicino li ha messi in fuga. È invece riuscito il furto in casa di un professionista, che dista poche decine di metri dai Bellini. È successo nella notte tra sabato e domenica. Alle 3 di domenica mattina i malfattori hanno tagliato le inferriate dell’abitazione con il flessibile e buttato giù le finestra introducendosi all’interno. Dopo aver rovistato dappertutto si sono impossessati di una serie di macchine fotografiche collezionate dal padrone di casa. «Purtroppo via Bazabò è sempre al buio e i ladri vanno a nozze», sospira Bellini.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova