Centro massaggi chiuso dai vigili per irregolarità

Controllo fra letti a baldacchino e vasche idromassaggio del Nucleo operativo sicurezza urbana a Piombino Dese

PIOMBINO DESE. Chiuso per irregolarità plurime il centro massaggi orientali “Nuova MeiHe” di via 4 Novembre, inaugurato solo poche settimane fa. Gli agenti del Nucleo operativo sicurezza urbana della Federazione del Camposampierese sono entrati nei locali del centro benessere riscontrando «gravi carenze nella documentazione necessaria per l’esercizio dell’attività di estetista e la mancanza dei titoli richiesti», spiega il comandante Walter Marcato. «Inoltre, all’ingresso non erano esposti gli orari di apertura e all’interno del locale non erano affisse le autorizzazioni. Infine», conclude Marcato, «gli operatori non indossavano indumenti in tinta chiara come prescritto dalle normative igienico-sanitarie». Da qui la decisione dell’immediata chiusura del centro massaggi. La “Nuova MeiHe”, come risulta dalle pubblicazioni su internet, offriva massaggi a vario prezzo dai 30 agli 80 euro e di vario tipo «thailandesi, cinesi, giapponesi, anche in vasca o doccia, o per i piedi, con idrovasca, a 4 mani, in compagnia di deliziose ragazze asiatiche e in ambiente delizioso e riservato per piacevoli parentesi di relax e per assaporare nuove sensazioni». E in effetti, al momento del controllo, gli agenti hanno verificato che l’attività delle massaggiatrici veniva esercitata in quattro camerini ognuno dotato di ampio letto a baldacchino, addobbato con decorazioni floreali, con vasca idromassaggio, luci soffuse e musica di sottofondo. «All’interno del centro, che ora rischia pesanti sanzioni pecuniarie» spiega Walter Marcato «non abbiamo trovato clienti; erano presenti il titolare, un cinese di 32 anni, tre giovani ragazze cinesi in regola con il permesso di soggiorno e la direttrice del centro, una giovane di Piombino Dese». Il Nosu, oltre a disporre la chiusura, ha avviato anche accertamenti per verificare il possesso dell’abilitazione professionale, richiesta dalla legge, da parte delle tre ragazze qualificatesi come massaggiatrici e trovate «in attesa di clienti sui divanetti del locale, con vestitini attillati e strane scarpette col tacco» secondo quanto riferito dagli agenti. Accertamenti che serviranno a fugare il sospetto che le deliziose ragazze asiatiche siano arrivate dalla Cina con amore.

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