Cero senza divieti dopo 22 anni Si sale sul monte senza pericolo

Unico ripetitore in vetta, eliminate le antenne abusive, onde sotto i valori di rischio Annuncio ieri a Baone, una festa per mostrare agli escursionisti l’area riqualificata

BAONE

La vetta ora è libera e accessibile. Da martedì scorso i 409 metri del Monte Cero sono ritornati liberi da vincoli: l’inquinamento elettromagnetico non è più così forte da creare problemi alla salute umana e così è venuta meno l’ordinanza che, da 22 anni, impediva l’accesso alla sommità del monte. Lo scorso 6 novembre il sindaco Luciano Zampieri ha firmato un decreto con il quale viene autorizzato l’accesso pubblico alla cima del Colle.



Era il 18 settembre 1996 quando l’allora presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan, impose con un decreto il divieto di accesso alla vetta del Monte Cero. Il livello di campi elettromagnetici prodotti dagli impianti radio televisivi installati sul Cero era, nell’ultima parte della strada che porta alla cima del monte, superiore al limite di esposizione stabilito dalla normativa regionale per la popolazione. All’accesso del sentiero, che parte dal centro abitato di Calaone, è stata quindi collocata una sbarra che per 22 anni ha consentito l’accesso esclusivamente al personale impegnato nella manutenzione dei tralicci e delle antenne. E che, in ogni caso, ha potuto accedere al sito solo per pochi minuti. La “pubblicità” negativa sui rischi legati all’inquinamento del monte hanno scoraggiato ovviamente escursionisti e ciclisti, tanto che l’ordinanza regionale raramente è stata disattesa.



Per risolvere i problemi di inquinamento elettromagnetico, strettamente collegati a quelli dell’abusivismo delle antenne, dopo anni di battaglie (costate centinaia di migliaia di euro per cause e ricorsi) si è riusciti a innalzare un traliccio unico da 70 metri. Il pennone, che risponde a tutti i requisiti per garantire emissioni tollerabili nel centro abitato di Calaone e sulla sommità del monte, ha permesso di eliminare dalla vetta 20 casematte, 19 tralicci, 12 pali e un box per 22 stazioni radio e 26 televisioni, tutti abusivi. L’ultima postazione abusiva è stata abbattuta a fine agosto.



Lo scorso 23 ottobre Arpav ha verificato l’entità dell’inquinamento elettromagnetico sulla sommità del Cero, effettuando rilievi in ben 32 posizioni: tutte le rilevazioni sono risultate abbondantemente inferiori ai limiti fissati dalla normativa. Da qui il decreto firmato da Zampieri martedì scorso (la competenza è passata nel frattempo dalla Regione al Comune). «Ora escursionisti e ciclisti potranno percorrere il sentiero che porta alla vetta senza correr alcun rischio» conferma il sindaco «L’area è stata riqualificata (per le opere di muratura sono state utilizzate pietre dei colli e tra gli arredi c’è anche una panchina, ndr) ed è liberamente accessibile, ad eccezione ovviamente del perimetro del traliccio. Procederemo con nuovi lavori per rendere ancora più accogliente questo spazio e a breve organizzeremo una festa per celebrare questo momento storico». –

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