Che fine ha fatto Pierfilippo Pavanini con il Coronavirus? "Faccio gli aperitivi a casa"

L'avvocato, ex consigliere di quartiere: "Ho iniziato al rito del bicchiere anche i miei anziani genitori"
PADOVA. Pierfilippo Pavanini, 43 anni, avvocato, ex consigliere di quartiere e volto noto del centro. Che fine ha fatto con il Coronavirus?
"Siccome non posso rinunciare al rito dell'aperitivo, mi sono attrezzato. Ho trovato un sito che consegna vino a domicilio a prezzi concorrenziali. Gli aperitivi li faccio a casa e così ho anche riscoperto la mia vena culinaria". 
 
Prima del Coronavirus la si vedeva spesso in centro.
"Sì, i miei luoghi preferiti sono Bar dei Osei, da Devis sotto il Salone, Tira Bouchon e Santa Lucia". 
 
Ogni quanto ci andava?
"Di rigore venerdì, sabato e domenica a pranzo. E poi quasi tutte le sere dal mercoledì in poi. Ma in cento ci venivo anche per il caffé, ne bevo sei al giorno". 
 
Ha già provato a prendere il caffè per asporto?
"Sì, lasciamo perdere. Si è persa tutta la poesia. Devi prima chiamare, prenotare, poi te lo danno e lo devi bere lontano dal locale. Un disastro". 
 
E con gli apertivi? Ha mantenuto le stesse abitudini di prima soltanto che lo fa a casa?
"Certo. Non solo. Ho iniziato al rito degli aperitivi anche i miei anziani genitori. Mia figlia invece mi fa compagnia e mangia quello che cucino". 
 
Cosa pensa che succederà da qui in avanti?
"Io credo che dovremo fare un grande sforzo per riappropriarci della nostra vita precedente, delle nostre abitudini. Non sarà per niente facile". 
 
Ha già un orizzonte temporale per provare a farlo?
"Sono già d'accordo con i miei amici. Lunedì o martedì sarà una serata da: liberi tutti". 
 
Cosa intende?
"Rientrando il nostro rapporto tra gli affetti stabili ci troveremo e brinderemo come se non ci fosse un domani". 
 
Con la politica ha smesso?
"Sì, è passato ormai".

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