Chiasso vietato alla Gran Guardia la polizia sgombera 60 giovani

Numerosi esposti inviati per via dei gruppi che durante i fine settimana stazionano sulle scalinate Il capo dei vigili Fontolan: «Va tutelato il diritto alla quiete dopo le 24 di chi abita in piazza dei Signori»

Quattro volanti della polizia e due dei vigili urbani per sgomberare una sessantina di ragazzi dai gradini della Gran Guardia in piazza dei Signori. «La scorsa settimana abbiamo allontanato circa 200 persone, l’altra sera molte di meno. Se ci sarà la necessità interverremo ancora perché i residenti della piazza hanno diritto a dormire sonni tranquilli», spiega Lorenzo Fontolan, comandante della polizia municipale. Nel 2015 l’ex sindaco Massimo Bitonci propose una cancellata per impedire ai giovani il bivacco sulla Gran Guardia e venne travolto dalle critiche. Tre anni dopo lo sgombero diventa una soluzione sistematica.

In Questura sono stati inviati numerosi esposti da parte di alcuni residenti della piazza più frequentata del centro storico e tutti dello stesso tenore: nelle notti dei fine settimana non si dorme. Del resto, la Gran Guardia è un punto di riferimento per molti giovani. Nei fine settimana si siedono sui gradini, bevono, chiacchierano. Con la superficie della piazza quasi completamente occupata dai plateatici, quegli scalini sono l’unico posto in cui ci si può sedere “gratis”.

L’intervento dell’altra notte è stato intorno all’una e mezza. C’erano una sessantina di ragazzi, quasi tutti spagnoli. Qualcuno suonava il bongo, tutti gli altri intorno.

Sono stati chiesti i documenti a tutti e, alla fine, sono stati invitati ad andarsene altrove.

Il comandante dei vigili Fontolan conosce bene il problema. «Lì c’è gente che deve dormire e deve essere garantito questo diritto anche a chi risiede in piazza dei Signori».

Certo, sarebbe come pretendere il silenzio in Campo de’ Fiori a Roma. Anche piazza dei Signori, infatti, è un luogo votato all’aggregazione tempestato di locali. «Se i giovani vogliono chiacchierare fino a tardi non lo possono fare sotto le finestre della gente. È una situazione che stiamo monitorando. La osserviamo anche grazie alle telecamere di videosorveglianza. Andremo ogni volta che ci sarà bisogno».

La scorsa settimana, oltre ai vigili e alla polizia, sono andati anche i carabinieri. C’erano circa duecento persone che vociavano e cantavano e gridavano e bevevano. E i residenti attaccati al telefono a chiedere al 112 e 113 interventi celeri. «Al di là dei “segnalatori seriali”» puntualizza ancora Fontolan «abbiamo appurato che il problema c’è».

Uno pensa al regolamento comunale e un attimo dopo si chiede: come mai i locali chiudono alle 2 e la gente, invece, deve sloggiare all’una?

«La disciplina a livello regionale classifica il rumore in base alle fasce orarie» continua il comandante della polizia municipale. «Ed è il motivo per cui la musica nei locali, generalmente, si spegne a mezzanotte. Ecco, dopo mezzanotte non può essere tollerato un chiasso eccessivo. Bisogna fare silenzio. Noi ci troviamo a dover bilanciare l’interesse dei residenti con quello di chi frequenta la piazza». La speranza, a palazzo Moroni, è che le presenze in piazza dei Signori diminuiscano per via delle numerose alternative lontane dal centro: i Navigli, il Pride Village, le Staffe e via dicendo. Nel frattempo, però, questa è la nuova regola.

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