«Chiedono soldi per la diretta»

MONTEGROTTO TERME. Iniziano ad affiorare le prime polemiche in vista della seconda edizione de “La Notte Rosa”. L’evento andrà in diretta streaming su un sito web appositamente creato da una società privata. L’iniziativa, però, non è piaciuta a tutti. A scagliarsi contro è il segretario provinciale della Fiamma Tricolore Daniele Roncolato. «Ci sono persone delle giunte di Abano e di Montegrotto che insieme ad alcuni volontari vanno in giro dai commercianti a chiedere soldi per poter andare in diretta. L’importo richiesto, secondo quanto dicono gli esercenti, è di 150 euro per ogni locale o attività. Eppure dovrebbe essere la tv via etere a chiedere ai Comuni i diritti televisivi. Chiedo chiarezza anche perché per installare uno streaming in sé non costa nulla, se non il pagamento degli operatori e basterebbe farlo nel sito della Notte Rosa».
La cosa però, chiarisce l’assessore al Commercio Luca Squarcina, è ben diversa. «L’iniziativa non è del Comune di Montegrotto, tanto meno dell’associazione Pro Abano Montegrotto che viene tirata in ballo. Si tratta di un’idea di privati, lo studio Lachina, che hanno pensato di trasmettere in streaming la serata come una loro iniziativa commerciale. Ovviamente queste cose vivono di pubblicità, ma il Comune non ha versato alcun contributo. Ritengo anzi che sia un valore aggiunto per l’evento».
Tra le accuse mosse da Roncolato c’è anche la voce diffusa che sia stato fatto un accordo con un’azienda per fornire panini e bibite durante l’evento rosa. «Assolutamente non è così: a Montegrotto ci penseranno i nostri bar e le nostre pizzerie a rifocillare chi verrà alla Notte Rosa, ci mancherebbe altro», ha chiuso Squarcina.
Irene Zaino
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