Chirurgia vascolare, più di mille firme

CITTADELLA. Le schede ospedaliere tagliano il reparto di Chirurgia vascolare dell’ospedale di Cittadella, il primario e i suoi collaboratori si mobilitano con una raccolta firme e in tre ore riempiono una cinquantina di fogli, per un totale di oltre 1.200 “no”. È il bilancio della prima mobilitazione messa in atto dall’equipe del dottor Salvatore Ronsivalle: ieri mattina, dalle 9 a mezzogiorno, il medico è sceso in piazza a Cittadella e ha approfittato del mercato del lunedì per mettere al corrente i cittadellesi del futuro di uno dei reparti «che rappresenta una delle eccellenze dell’Usl 15 Alta Padovana, ma nonostante questo rischia di essere chiuso di qui a pochi mesi».
Sono stati centinaia i cittadini che nella mattinata di ieri hanno fatto tappa al tavolino allestito proprio al crocevia delle quattro porte cittadine: «La gente ci ha dimostrato un grande affetto», dice il primario, da 13 anni al timone del reparto di Chirurgia vascolare. «Mi ha fatto piacere rivedere anche tanti ex pazienti che si sono fermati per chiederci di fare in modo che il reparto non venga chiuso. Abbiamo promesso loro che ci batteremo con tutte le nostre forze. Quello di ieri è stato solo il primo di tanti banchetti che organizzeremo nei prossimi giorni nel territorio dell'Alta padovana, Camposampierese compreso: la Chirurgia vascolare è di tutti, non solo di Cittadella». Ronsivalle e la sua equipe, dopo aver appreso la notizia che le schede ospedaliere emesse dalla Regione avevano sentenziato la “morte” di un reparto che ogni anno pratica oltre 600 interventi, si sono dati da fare: «Siamo andati in Comune e abbiamo richiesto urgentemente di poter allestire il banchetto di raccolta firme», dice il medico. «Ci rammarica non aver visto alcun sindaco dei territori dell’Usl15 firmare la petizione o supportare la nostra protesta. Come mai?». Il direttore generale Francesco Benazzi aveva sostenuto che «la decisione non dipende dalla nostra dirigenza, ma dalla Regione. Anche se non ci sarà più l’unità complessa di Chirurgia vascolare, le professionalità dell’equipe verranno comunque mantenute nell’ambito dell’Usl e confluiranno nel dipartimento di Chirurgia diretto dal professor Valentino Fiscon e si occuperanno di carotidi e stripping». Ronsivalle sembra però non essere soddisfatto della risposta del manager: «Benazzi mi deve spiegare quale sia la legge che impone di chiudere o tener aperto un reparto ospedaliero. Come mai, poi, l’ospedale di Bassano mantiene la Chirurgia vascolare e addirittura quello di Portogruaro ne apre una di nuova? Il direttore generale sostiene che il nostro reparto si debba chiudere anche per questioni economiche, nonostante sia uno dei pochissimi con bilancio in attivo. Temo che per colpire me, si stia mettendo a rischio un reparto che funziona».
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