Cia: «Le nostre carni sono sicure»

Controllo di tutta la filiera contro il batterio E.coli
NESSUN RISCHIO. Per gli agricoltori padovani la carne è sicura
NESSUN RISCHIO. Per gli agricoltori padovani la carne è sicura
 «Cari padovani state tranquilli, le nostre carni sono sicure, controllate e certificate». È con questo appello nel segno della rassicurazione che il presidente della Confederazione Italiana Agricoltori di Padova, Claudio D'Ascanio, invita le famiglie padovane e venete a non preoccuparsi per l'allarme del batterio killer sugli hamburger.  A due giorni dal caso di intossicazione da batterio E.coli che a Lille, in Francia, ha portato alcuni bambini in ospedale, non si registra alcun effetto sui consumi di carne nel Padovano.  Per la Cia di Padova gli hamburger italiani che arrivano sui banchi di vendita sono controllati in tutte le fasi della filiera, dalla produzione alla distribuzione. «Fortunatamente non si stanno segnalando tensioni sui mercati zootecnici all'ingrosso - annuncia Claudio D'Ascanio - e al consumo non si registra alcun ribasso particolare o insolito sull'acquisto di carne bovina. Ma le preoccupazioni sull'evoluzione della vicenda restano: gli allevatori aderenti alla Confederazione temono, oltre al calo delle vendite, anche l'effetto "speculazione"».  Se dilatati nel tempo, infatti, allarmi come questo possono costringere i produttori a vendere sottocosto a causa della crisi. E sarebbe disastroso, visto che già oggi molti allevatori subiscono le conseguenze del calo strutturale dei consumi di carne bovina (-4,6% nel 2010 e -5,1% nel primo trimestre 2011).  L'invito della Cia ai consumatori punta a non farsi prendere dal panico: «Non c'è nessun allarme, le produzioni nazionali sono sicure e completamente estranee a ogni forma di epidemia batterica - interviene il direttore della Cia di Padova, Maurizio Antonini - e il merito va anche al fatto che i costi italiani per la sicurezza alimentare sono quasi doppi rispetto al resto del mondo e il sistema dei controlli sugli allevamenti non ha pari in Europa. Senza contare che l'etichettatura d'origine sulle carni bovine, obbligatoria per legge, non solo contiene informazioni sul luogo di nascita, ma anche sul paese di ingrasso dei bovini».  Per il presidente D'Ascanio, inoltre, è «molto positiva» l'operazione dei Nas, coordinata dal Ministero della Salute, che ha deciso di operare un sequestro preventivo in Italia di una partita di hamburger a marchio «Steaks Country», la ditta produttrice della carne sospettata di aver provocato l'intossicazione alimentare in Francia.

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