Ciccio, il giovane attore del film “Solo cose belle”

Cinto. È stato presentato con successo martedì al Senato e sabato nel cinema Rex di Padova il film “Solo cose belle”. Si potrà vedere anche all'Esperia sabato 18 alle 21 e domenica 19 alle 18.30. Tra i protagonisti della pellicola girata in Romagna, c'è Francesco “Ciccio” Yang, un ragazzo quattordicenne affidato a una delle famiglie della Comunità Papa Giovanni XXIII, la “Casa Famiglia Santi Aquila e Priscilla” di Maria Cristina Borromeo e di Luca Di Tomasso inaugurata tre anni fa a Valnogaredo. Persona con disabilità, Ciccio ha origini cinesi, è nato a Empoli, frequenta la seconda media, è un grande appassionato di calcio e di informatica e il regista Kristian Gianfreda lo ha scelto «perché Ciccio nella sua disabilità è consapevole: sul set si arrabbiava se gli cambiavamo le battute, si è studiato tutte le parti e le scene. E interpreta bene l’aspetto della simpatia e della vitalità, che volevamo fare emergere con questo film». «Mi auguro che questo film venga visto da più persone possibili, soprattutto dai giovani, perché lancia segnali che parlano direttamente al cuore», ha detto la presidente del Senato Casellati. Il lungometraggio di Gianfreda, con i toni brillanti della commedia all'italiana, racconta l'incontro-scontro tra un sonnacchioso paesino dell'Emilia Romagna, alle prese con imminenti elezioni, e una casa famiglia che accoglie persone considerate normalmente “sbagliate” o “inutili”, animate però da una grande voglia di riscatto e da un'ancor più grande forza d'animo. —

Piergiorgio Di Giovanni

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