Ciclista inseguito dai nomadi e dai loro cani sul Brenta

CITTADELLA. Si fa un giro in bicicletta lungo l’argine del Brenta e un gruppo di zingari, con una ventina di cani al seguito, inizia a corrergli dietro; lui li semina e poi corre dai vigili urbani....

CITTADELLA. Si fa un giro in bicicletta lungo l’argine del Brenta e un gruppo di zingari, con una ventina di cani al seguito, inizia a corrergli dietro; lui li semina e poi corre dai vigili urbani. Il fatto è capitato lungo il tratto del fiume tra Santa Croce Bigolina e il Ponte di Friola, frazione di Tezze sul Brenta, ed è stato denunciato alla polizia locale del distretto PD1A di Cittadella.

A lanciare l'allarme sul gruppo Facebook «Sei di Cittadella se...» è stata la moglie dell'inseguito, un 35enne del posto. «Mio marito, durante un giretto in mountain bike, è stato aggredito dagli zingari. Una ventina di cani e quattro-cinque zingari con una Graziella gli sono corsi dietro. È riuscito a seminarli, abbiamo già segnalato la cosa ai vigili. Peccato che un patrimonio ambientale così bello non si possa vivere come si vorrebbe».

Il caso ha suscitato un vespaio di polemiche e di discussioni, un centinaio di interventi e di commenti sul social media, toni molto accesi e la divisione tra chi propone di gridare meno e trovare soluzioni concrete, come i campi nomadi, chi attacca l'immobilismo delle istituzioni, chi racconta di avere subito esperienze simili, con i cani all'inseguimento; il tutto accompagnato da un generale scambio di accuse di razzismo o di buonismo.

Il caso dei nomadi lungo il Brenta, nel territorio della frazione di Santa Croce al confine con Tezze e con Fontaniva, è da tempo al centro del dibattito e delle proteste; a novembre il sindaco di Cittadella, Giuseppe Pan, e il collega vicentino di Tezze sul Brenta, Valerio Lago, avevano annunciato che sarebbero stati presi provvedimenti drastici; in particolare, entrambi gli amministratori comunali erano determinati a catturare i cani, in collaborazione con gli enti animalisti e le unità sanitarie preposte.

Un paio di anni fa suscitò particolare clamore il caso di un quarantenne aggredito dagli zingari mentre camminava proprio in riva al Brenta.

Silvia Bergamin

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