Cittadella, due multe in 5 minuti per eccesso di velocità ma l’auto è di un altro

CITTADELLA. Due multe nel giro di 5 minuti per eccesso di velocità, più di 200 euro da pagare oltre alla decurtazione dei punti. È una sorpresa che lascerebbe l'amaro in bocca a chiunque. Ma Raffaele Pezzera è rimasto letteralmente allibito quando ha aperto le due raccomandate. «Le ho trovate mercoledì a Romano d'Ezzelino, nella casa dove fino a pochi anni fa abitava mio padre Nicola, che ora vive con me a Villafranca», spiega l'uomo. I verbali contestano due passaggi nel comune di Cittadella il 12 gennaio, alle 15.04 in via Copernico e alle 15.09 in via Colombo, registrati dagli autovelox.
A commettere le infrazioni sarebbe stata una Fiat Punto vecchio modello. «É lo stesso modello di auto che possiede mio padre, ma lui, oltre a guidare ormai raramente, quel giorno era senza dubbio a casa», racconta il figlio. Ma la sorpresa maggiore doveva ancora arrivare: «Quando ho controllato online i fotogrammi, ho visto un'auto completamente diversa: stesso modello ma con un altro colore, 3 porte anziché 5, coperta di adesivi. Oltre a questo, la targa è illeggibile».
Per Raffaele non può che trattarsi di un errore e quelle multe non intende pagarle. «Ho contattato i vigili di Cittadella, che mi hanno invitato a mandare le foto della Punto di mio padre per dirimere la questione. Càpita di sbagliare, ma due volte è impossibile. E poi, se la targa non si legge, come hanno fatto a risalire a lui?»
Tanti dubbi, che lo hanno portato a chiamare la polizia locale per cercare una risposta. «Diamo sempre la massima disponibilità nel venire incontro agli utenti», spiega il comandante Samuele Grandin. «Cerchiamo in primis di chiarire l'eventuale problema con i diretti interessati, che hanno poi il diritto di presentare ricorso. I nostri apparecchi registrano targa e modello dell'auto, poi ci affidiamo a una ditta esterna che gestisce le pratiche e infine inviamo i verbali. In questo caso, se davvero si trattasse di un veicolo diverso con la stessa targa non potremmo escludere un caso di clonazione. Raro ma gravissimo, e in quel caso saremmo noi i primi a muoverci in sede penale per fare chiarezza sulla vicenda». —
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