CITTADELLA»IL ROGO DEVASTANTE ALLA ZECCHINI

CITTADELLA. Capannone distrutto con un danno di sei milioni di euro. Una devastazione. A ventiquattr’ore dall’incendio alla Zecchini, in zona industriale a Ca’ Onorai a Cittadella, l’allarme rimane alto e il sindaco Giuseppe Pan invita tutti alla cautela. «Soprattutto», insiste «finiamola con il turismo della catastrofe, con il pellegrinaggio in zona industriale: c’è un problema vero di sicurezza». Mezzo paese si è barricato, l’altro mezzo non ha resistito alla curiosità di verificare con i propri occhi il disastro. Di fatto, dopo che i pompieri hanno lavorato fino a dopo le due della scorsa notte per domare le fiamme, resta solo una parte della struttura del capannone ex Isopipes, ora di proprietà della Zecchini Srl: la ditta fa riferimento a Luigi Dominecucci, che risiede in provincia di Pesaro-Urbino. «Se necessario farò un’ordinanza per demolire lo stabile», anticipa il sindaco. Sul fronte inquinamento, l’amministrazione con i tecnici dell'Usl 15 di Cittadella, dopo aver ricevuto i primi dati sull'esito delle analisi effettuate dall’ Arpav, ha invitato i cittadellesi «a mantenere le medesime cautele suggerite nelle scorse ore e cioè a tenere chiuse le finestre e a consumare frutta e verdura raccolta negli orti solo dopo un accurato e prolungato lavaggio con acqua corrente».
Il cammino di ritorno alla normalità è appena iniziato. «La fase acuta è passata», rassicura il sindaco, «il valore elevato di benzene rilevato alle 20 di giovedì sera risulta normale in caso di incendi di questa portata. Sicuramente allo stato attuale il valore si è abbassato, complice il vento di giovedì e la pioggia di ieri. Siamo in attesa di conoscere i risultati sulla ricerca di micro inquinanti, come le diossine, che saranno pronti nei prossimi giorni, tra lunedì e martedì».
Nello specifico, i tecnici dell’Arpav hanno rilevato «valori di benzene pari a 32 µ/mc³, significativi in riferimento al valore di qualità su base annua pari a 5 µ/mc³. Sono stati effettuati anche controlli con fiale rilevatrici per la ricerca di ossidi di azoto, acido cloridrico, acido cianidrico, cloro, acido solfidrico, ammoniaca e monossido di carbonio». Fortunatamente, «tutti i parametri ricercati sono risultati inferiori al limite di rilevabilità strumentale». Rilevate anche «tracce di cloro metano, metilchetone, toluene e stirene, inquinanti tipici derivanti dalla combustione di materiali comprendenti plastica».
«Raccomandiamo con forza», ribadisce Pan «l'invito a non avvicinarsi all’area interessata dall’incendio, e per questo ho emesso un’apposita ordinanza di messa in sicurezza della zona, anche alla luce del pericolo di crolli ed in genere a tutela della sicurezza pubblica. Abbiamo monitorato gli edifici scolastici e di pubblico interesse come l'ospedale unitamente ai tecnici Usl: non abbiamo riscontrato situazioni di pericolo per la salute pubblica; se sarà necessario in base ai prossimi risultati delle analisi di Arpav, l'Usl 15 predisporrà un piano di controllo della acque sotterranee, del terreno e delle verdure», conclude il sindaco.
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