Civiche d’Este perplesse: «Il rottweiler poliziotto è tra le razze pericolose»

La giunta comunale ribatte: «Non è possibile stabilire il rischio di maggiore aggressività di un cane in base alla sua genetica»

ESTE. Un rottweiler di cinquanta chili per le strade di Este: è proprio il cane più adatto a questa mansione?

È la domanda, posta indirettamente, fatta dalle Civiche d’Este nell’ultimo consiglio comunale. Il riferimento è ad Achille, il rottweiler che da qualche settimana accompagna gli agenti della polizia locale per le vie del centro. «È un cane di grosso impatto pubblico per dimensioni e genetica» sottolineano dal gruppo di minoranza «e la sua razza è inserita nella lista delle “razze pericolose” allegate all’ordinanza del 12 dicembre 2006 dal titolo “Tutela dell’incolumità dall’aggressione di cani”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio 2007».

In base a questo, le Civiche d’Este hanno chiesto maggiori dettagli sull’età del cane, sui corsi sostenuti, sulla gestione dell’animale e sulla preparazione dei vigili che dovranno gestirlo. «L’ordinanza ministeriale a cui si fa riferimento», hanno risposto dalla giunta comunale, « è stata posta nel nulla dalla successiva ordinanza ministeriale dal 23 marzo 2009 che, a differenza della precedente, non contiene alcuna “lista di razze” e anzi specifica che “non è possibile stabilire il rischio di maggiore aggressività di un cane sulla base dell’appartenenza a una razza o ai suoi incroci”».

Achille – ha ricordato l’amministrazione di Roberta Gallana – ha compiuto 4 anni il 27 ottobre scorso ed è stato ceduto a titolo gratuito. È stato addestrato da Aldo Taietti, specializzato in cinofilia, già istruttore dell’Arma dei carabinieri e dell’Esercito Italiano, oltre che di altre forze di polizia da oltre 35 anni, «che affinerà l’addestramento sia in materia di sostanze stupefacenti che di ricerca di persone scomparse».

Il cane al momento viene e verrà utilizzato secondo le esigenze di servizio con le pattuglie presenti sul territorio, nella vigilanza dei parchi e nei servizi di polizia stradale. Viene ospitato in spazi idonei ricavati all’interno del comando di polizia locale e, all’occorrenza, in casa di due agenti della polizia atestina che hanno prestato la loro disponibilità.

«I due agenti, con il supporto del comandante, per l’attitudine specifica sono stati individuati per l’addestramento necessario alla gestione del cane e da due mesi partecipano al corso di conduttore cinofilo», chiarisce il Comune. —

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