Codevigo, tre milioni di euro per riqualificare la laguna

Nelle casse del Comune, da qui al 2024, entreranno oltre 3 milioni euro per compiere lavori di manutenzione, riqualificazione e conservazione della laguna. Nelle scorse settimane il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rifinanziato con 65 milioni di euro la Legge speciale su Venezia, ripartendo le risorse tra i comuni di Venezia, Chioggia, Mira, Jesolo, Cavallino-Treporti, Musile di Piave, Quarto Altino, Campagna Lupia e, appunto, Codevigo.
È la prima volta in quaranta anni che il “Comitatone” per la salvaguardia di Venezia e della Laguna stanzia fondi direttamente anche per i comuni della gronda. L’amministrazione Vessio, con una variazione di bilancio di fine anno, ha recepito i 750 mila euro già bonificati dal Ministero relativi al 2018 e 2019 e che saranno utilizzabili a partire da maggio. Arriveranno, fino al 2024, altri 500 mila euro ogni anno. I finanziamenti, in via generale, potranno essere destinate a interventi di varia natura: dalla protezione delle sponde, alla riqualificazione delle banchine, opere di dragaggio, viabilità e recupero di immobili.
Codevigo è l’unico sbocco padovano in laguna. Nei decenni, dall’entrata in vigore della Legge 798 del 1984, nel territorio sono stati realizzati i Casoni della Fogolana, la spiaggetta della Boschettona, ristrutturati il Casone Millecampi e la quello delle Sacche che è di proprietà della Provincia. Interventi interessanti ma per lo più fini a se stessi. Quella che è sempre mancata è stata un’idea condivisa e complessiva di pianificazione per valorizzare un territorio dalla, potenziale, grande inclinazione allo “slow turism”. Ci aveva provato per quasi un decennio il Gal “Antico Dogado”, poi soppresso nel 2015 dalla Regione. Si tratta adesso di rendere strutturali i finanziamenti. Le idee a Codevigo non mancano, a partire da una pista ciclabile che si innesti con quella della Riviera del Brenta lungo il canale Novissimo e lo scavo dello Scaricatore Novissimo per renderlo navigabile e creare un collegamento tra Conche e la vicina isola di Pellestrina.
«È un punto di partenza serio» spiega l’assessore al Territorio Ettore Lazzaro «per interventi a lungo termine. Qui non si tratta di fare interventi a spot, ma di costruire innanzitutto le basi per infrastrutturare il territorio in maniera da valorizzarlo da un punto di vista turistico e ambientale. Ora ci sono le condizioni per realizzare tutto ciò di cui si discute da almeno trent’anni. Sarà in dispensabile pianificare in collaborazione soprattutto con i comuni confinanti di Chioggia e di Campagna Lupia».
«Si tratta per noi» dice il primo cittadino Francesco Vessio «di una grande opportunità che siamo riusciti a intercettare. Avremo a disposizione delle risorse per interventi che con le sole nostre forze non saremo mai riusciti a realizzare. L’ottica è quella di usarle anche per cofinanziare, con Provincia e Regione, progetti di più ampio respiro che vedano coinvolti enti di livelli diversi. Il primo passo è quello di comprendere nel dettaglio il contesto preciso e i vicoli prescritti dalla legge per investire. Per questo ci confronteremo anche con i comuni limitrofi che si trovano nella stessa condizione». —
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