Coldiretti denuncia vendemmia sui colli rovinata dai cinghiali

CINTO EUGANEO. I cinghiali anticipano la vendemmia e mandano in malore metà dell’uva. Le previsioni di un’ottima annata per la viticoltura dei Colli Euganei dovranno essere riviste radicalmente: ad influire in negativo sull’esito della vendemmia saranno, ancora una volta, i cinghiali. La stagione favorevole dal punto di vista climatico fa infatti i conti con i danni provocati dagli ungulati: lo stop al piano di contenimento, fermato a gennaio a causa della carenza di risorse e ripreso solo qualche giorno fa, ha lasciato i Colli Euganei in balìa di un numero spropositato di cinghiali. «Questi animali si aggirano a branchi nei vigneti, pressoché indisturbati, e fanno razzia di tutta l’uva che riescono a raggiungere» denunciano da Coldiretti Padova in questi primi giorni di vendemmia «Non si limitano ai grappoli più bassi perché sono anche in grado di alzarsi sulle zampe posteriori, appoggiandosi ai pali di sostegno delle viti, aggiungendo così danno su danno. Inoltre smuovono il terreno dei vigneti e distruggono i terrazzamenti, provocando alla prima pioggia dei pericolosi smottamenti o addirittura delle piccole frane».
Tra gli episodi più gravi segnalati all’associazione di categoria c’è il vigneto ai piedi del monte Venda, di proprietà dell’azienda agricola Giacomo Salmaso, con sede a Montegrotto Terme. Si tratta di un’area di 6 ettari, perlopiù dedicati al merlot: «La situazione è drammatica: abbiamo 4 ettari e mezzo di vigneto di uva merlot distrutto per metà dai cinghiali» è la denuncia del titolare «Nel nostro vigneto la vendemmia, che avvieremo tra pochi giorni, sarà deludente perché a causa dei cinghiali abbiamo già perso oltre il 40 per cento dell’uva ormai matura. Il danno è notevole perché gli ungulati staccano interi tralci oppure “mungono” tutti i grappoli che riescono a raggiungere. Abbiamo già vendemmiato l’altro ettaro e mezzo di pinot bianco e non è andata meglio, perché siamo stati costretti a raccogliere l’uva in parte ancora cruda prima che i cinghiali ce la divorassero tutta». Questi animali si muovono pure in pieno giorno, provocando anche problemi di sicurezza perché si spostano lungo i sentieri e le stradine che salgono sul Venda, frequentate quotidianamente da ciclisti ed escursionisti.
Coldiretti Padova sta raccogliendo ogni giorno segnalazioni come questa e sta preparando nuove azioni per ottenere un intervento più incisivo ed efficace da parte delle istituzioni: alla Regione è stata presentata anche una proposta di legge per superare l’emergenza e mettere un freno a un fenomeno che grava sulla redditività delle imprese e ha un impatto devastante sulle campagne padovane. La proposta di legge presentata da Coldiretti specifica che, in primo luogo, occorre dare priorità al controllo della fauna selvatica nelle molte aree sensibili del Veneto: montagna, collina, pianura e zone lagunari con piani ordinari e straordinari, in armonia con l’attività venatoria.
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