Colli presi d’assalto per Pasquetta

TEOLO. I nuvoloni minacciosi che si sono addensati nella tarda mattina di ieri nel cielo sopra i Colli Euganei non hanno messo paura ai gitanti di Pasquetta, che mai, come quest'anno, hanno invaso ogni spazio verde dell'area del Parco per il tradizionale picnic all'aria aperta. I primi hanno cominciato ad arrivare intorno alle 9: il clou nel pomeriggio quando sono andati in tilt i parcheggi delle aree verdi ma anche dei luoghi d'arte e dei siti religiosi.
Le Fiorine. Verso le 13 la Polizia municipale di Teolo ha chiuso all'altezza di via Bettone, per motivi di sicurezza, la strada d'accesso alla spianta tra il monte Grande e il Madonna, da sempre la più gettonata dai gitanti di Pasquetta. Il prato, dove da qualche anno ci sono alcuni bracieri fissi per la grigliata, intorno a mezzogiorno è stato avvolto dal profumo di carne alla brace. Ogni anno si registra un numero sempre crescente di cittadini albanesi e rumeni che ieri hanno “invaso” l’area con tende e gazebo fin dalle prime ore del mattino.
Passo Roverello. Pienone anche al valico del Roverello, tra Galzignano e Faedo, dove nel pomeriggio sul prato qualcuno si è messo in costume da bagno a prendere il sole. Lunghe code di auto in sosta ai lati di via Cingolina, la strada che da Galzignano sale al Roverello, dove domenica pomeriggio i vigili del fuoco del distaccamento di Abano sono intervenuti per tagliare una pianta che pendeva pericolosamente verso la sede stradale.
I luoghi d'arte. Una Pasquetta con il tutto esaurito anche nelle aree storiche del territorio euganeo. Pienone nel pomeriggio a Villa Barbarigo di Valsanzibio, al castello del Catajo e di San Pelagio, a Villa Draghi di Montegrotto, all'abbazia di Praglia e nei tre musei della Provincia: Cava Bomba a Cinto Euganeo, Villa Beatrice d'Este sul Gemola e al museo del fiume Bacchiglione di San Martino della Vaneza.
Le processioni. Ieri, di buon mattino, oltre un migliaio di fedeli delle parrocchie di Galzignano e Torreglia si sono recati in pellegrinaggio al santuario della Madonna della Salute di Monteortone. Da Galzignano il corteo è partito alle 6 del mattino. Il ricongiungimento con i parrocchiani di Torreglia è avvenuto alle 7 in piazza Capitello. Lungo il percorso verso Monteortone, com'è tradizione, alcuni cittadini hanno sparato in aria dei colpi di fucile per salutare le effigi della Madonna e dei Santi portate a spalle dai pellegrini.
Il traffico. Per la polizia locale di Teolo, Torreglia, Galzignano e Montegrotto quella di ieri stata una giornata campale. I punti nevralgici, come al valico di Teolo Alto, hanno richiesto la presenza costante di un paio di agenti.
Gianni Biasetto
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