«Con Janus gestione più costosa degli impianti sportivi Ceron»

SELVAZZANO
Le tariffe dello Janus Selvazzano non abbattano i costi di gestione delle singole società sportive. Anzi, stando all’associazione sportiva dilettantistica (Asd) Ceron, che ha gestito per quasi un decennio gli impianti sportivi omonimi di Tencarola, le spese sarebbero lievitate tanto da costringere le associazioni della polisportiva ad aumentare le quote d’iscrizione.
A suffragare questa tesi, attraverso una lettera compilata per conto dell’Asd Ceron, è l’avvocato Enrico Barbato, ex presidente della Consulta dello sport comunale (Cds) e attuale segretario del gruppo sportivo: «Nessuna “impresa” è riuscita allo Janus nell’abbattere le tariffe: la delibera comunale è del marzo 2011, quando gli impianti erano ancora gestiti dall’Asd Ceron, ed è entrata in vigore lo scorso settembre. Inoltre, l’associazione sportiva Medoacus non è mai entrata a far parte dello Janus. Per quanto attiene le spese che le associazioni aderenti devono affrontare non sono affatto diminuite, ma semmai sono aumentate. Infatti, se è vero che le tariffe sono state riviste con il parere favorevole della Cds, è altrettanto vero che è stato chiesto ai gruppi sportivi la cifra di 8 mila euro cadauno (oltre al pagamento delle stesse tariffe) per affrontare gli oneri gestionali delle prime squadre per la stagione 2011-12».
Ai club della polisportiva Janus verrebbe dunque richiesto un contributo più sostanzioso rispetto alla precedente gestione. E questa situazione giustificherebbe l’incremento delle quote d’affiliazione, che ricadono direttamente su atleti e rispettive famiglie. L’Asd Ceron, alle origini inserita nell’alveo dello Janus Srl, ha già comunicato a mezzo raccomandata il recesso.
«Non avevamo altra scelta – spiega il presidente dell’associazione e responsabile della Cds, Piergianni Buffa – lo Janus si è costituita come società di capitali in cui ogni socio è tenuto a finanziare l’organizzazione dell’attività sportiva».
Ma dalla lettura della visura camerale emergono anche altri dati «sensibili». Lo Janus, difatti, annovera tra i propri soci anche persone fisiche a titolo personale, tra cui spicca la presenza di Monica Soranzo, sorella del sindaco Enoch. «Non solo – continua Barbato – il bar degli impianti sportivi non è in mano allo Janus, ma alla Frizzi Srl. Ciò contrasta la concessione d’utilizzo, che vieta al concessionario di trasferire la gestione a terzi. Oltretutto, lo Janus deve ancora pagare alcuni debiti nei confronti dell’Asd Ceron, in quanto utilizza beni mobili della stessa e pare abbia ricevuto anche dei contributi comunali, che non erano garantiti alla nostra associazione».
Mattia Rossetto
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