Concerto barocco per Musikè con l’Accademia Bizantina

In Sala dei Giganti, al Liviano, uno dei più raffinati ensemble di musica antica del panorama internazionale

PADOVA. Tornano gli appuntamenti dedicati alla musica classica di «Musikè», la nuova rassegna di musica, teatro, danza promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Martedì 19 giugno la storica Sala dei Giganti di Palazzo Liviano a Padova ospiterà l’Accademia Bizantina, uno dei più raffinati ensemble di musica antica del panorama internazionale, con la direzione di Ottavio Dantone e la partecipazione del giovane Lorenzo Lio come flauto solista.

L’Accademia Bizantina, nata a Ravenna nel 1983, è una compagine fondata sulla qualità e sulla fedeltà dell’interpretazione. L’intento comune, in ogni fase del lavoro, è quello di coniugare ricerca filologica e studio della prassi esecutiva su strumenti originali, con un’attenta e rispettosa lettura della partitura, come nella più nobile tradizione cameristica italiana.

Per questa serata l’Accademia Bizantina traccia un ideale percorso della storia del Concerto Grosso nel Settecento con un programma che inizia e si conclude con due pagine di Arcangelo Corelli tratte dall’op. VI: il Concerto Grosso in fa maggiore n. 2 e il Concerto Grosso in re maggiore n. 4. Insieme alle altre dieci composizioni strumentali di cui si compone la raccolta pubblicata postuma nel 1714, i concerti grossi di Corelli rappresentarono per tutto il Settecento un imprescindibile punto di riferimento e modello nell’ambito della musica strumentale.

Collegato alle opere di Corelli è il Concerto Grosso “La Follia” del suo devoto allievo Francesco Geminiani che fa parte della trascrizione integrale per concerto grosso delle Sonate per violino e basso continuo dell’op. 5 di Corelli ed è costituito da una serie di variazioni su un’antica e conosciuta danza portoghese nota come “la follia”, la cui esecuzione segue il Concerto secondo op. 2 del compositore e violinista lucchese Giovanni Lorenzo Gregori.

Fulcro della serata il Concerto n. 5 in mi bemolle maggiore detto “La tempesta di mare” per flauto e archi di Antonio Vivaldi, capolavoro in cui melodia, armonia e ritmo riproducono il rumore del vento e il mugghio delle onde che si infrangono sugli scogli. Il programma vedrà anche l’esecuzione di due opere di Alessandro Scarlatti, il Concerto IX in la minore per flauto tratto dai ventiquattro concerti del manoscritto di Napoli del 1725 e il Concerto Grosso a sette parti n. 4 in sol minore.

Infine non poteva mancare il Concerto Grosso in sol maggiore op. 6 n. 1 di Georg Friedrich Haendel, brano con evidenti influssi corelliani mediati dalla libertà delle scelte formali e dalla varietà espressiva del compositore tedesco.

Insieme ai musicisti dell’Accademia Bizantina si esibirà il giovane interprete Lorenzo Lio, che proprio nella Sala dei Giganti ha vinto nel 2009 il 1° Concorso nazionale di flauto dolce e musica da camera. Nato a Milano nel 1982, ha ottenuto il diploma al Conservatorio Reale dell’Aja nel 2006 e nel 2009 ha conseguito il “Diplome de concert” presso il Conservatorio di Losanna; dal 2008 insegna flauto dolce al Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano.

Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.

Argomenti:concerti

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