Configliachi, confermato Fiocco La vicepresidenza va a Toffano

Quasi totalmente rinnovato il consiglio di amministrazione dell’Ipab Luigi Configliachi, l’ente pubblico fondato nel 1838 la cui sede si trova in via Sette Martiri, a Chiesanuova.
Angelo Fiocco, ex professore di francese, è stato riconfermato presidente, mentre il suo nuovo vice è Enrico Toffano, noto imprenditore ed attuale presidente del Petrarca Rugby. Gli altri esponenti sono: Alessandra Bragagnolo (Unione Ciechi), Eldo Candeago (Anci), Massimo Cenghiaro (in conto alla Provincia), Vania Checchin (ministero della Pubblica Istruzione) e Maria Elena Sticchi (Unione delle Province).
In pratica il cda è stato rinnovato con cinque nuovi consiglieri su sette. Non ne fanno più parte il vice uscente Simone Borile (ex Ecofficina), Stefano Bonomo (nominato per conto del Comune, in quota Pd), Anna Maria Colombani (Unione delle Province), Andrea Cortivo ( Anci), Mario Girardi (Unione Ciechi) e Fabiano Paio (oggi dirigente all’Istituto comprensivo di Grantorto e preside reggente al Quarto IC di Padova-Arcella). Il nuovo consiglio dovrebbe restare in carica sino al 4 dicembre 2021. «Andremo avanti nel segno del cambiamento, che, naturalmente, terrà sempre conto di tutti i traguardi raggiunti tra il 2011 ed il 2016» spiega il presidente Angelo Fiocco. «Nonostante le sofferenze economiche, dovute non certo alla gestione che ci siamo messi alle spalle, ci avviamo a chiudere il bilancio del 2016 quasi a pareggio. Non andremo in profondo rosso essenzialmente per due motivi: abbiamo appena messo in cassa 700.000 euro dopo aver venduto all’Ater 12 nostri appartamenti in via Sette Martiri; poi cominciamo, finalmente, a vedere i frutti del nuovo asilo nido. Abbiamo saputo razionalizzare bene tutte le risorse disponibili».
Fiocco non ha difficoltà ad elencare anche i motivi per i quali i problemi di bilancio non saranno superati anche per il futuro. «La Fondazione Breda, per conto della quale gestiamo anche la casa di riposo di Ponte di Brenta, ci deve 600.000 euro. A tutt’oggi sono numerose le Asl che non ci hanno pagato l’assistenza ai non auto-sufficienti in relazione alle spese mediche sostenute e anche perché solo per l’Irap spendiamo 600.000 euro ed altri 20.000 per la manutenzione ordinaria della nostra sede staccata in via Reni. Una struttura vuota da oltre 5 anni».
Felice Paduano
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