Consiglio di bacino Sindaci in contrasto

CONSELVE. Sui 56 Comuni della Bassa Padovana sono 49 quelli che hanno approvato in tempo la convenzione che istituisce il Consiglio di bacino per il servizio dei rifiuti, che manda definitivamente...

CONSELVE. Sui 56 Comuni della Bassa Padovana sono 49 quelli che hanno approvato in tempo la convenzione che istituisce il Consiglio di bacino per il servizio dei rifiuti, che manda definitivamente in pensione i Bacini Padova tre e Padova quattro. Ieri gli ultimi consigli comunali hanno dato il via libera al passaggio che, dopo parecchi rinvii tecnici e non poche polemiche, istituisce i nuovi ambiti. Nei prossimi giorni ci sarà la convocazione dell’assemblea che terrà a battesimo il neonato Consiglio di bacino della Bassa. Tra i sette assenti spicca il comune di Piove di Sacco che ha approvato una diversa convenzione con Arzergrande e Polverara. Non hanno preso nessuna decisione invece Vescovana, Barbona, Sant’Elena e Sant’Urbano. In questi casi la palla passa al prefetto di Padova, chiamato ad assumere i poteri sostitutivi, con la possibilità di un commissariamento da parte della Regione.

Intanto il gioco si fa duro, con un primo colpo di scena. Nei giorni scorsi il comune di Piove di Sacco ha rivendicato la propria competenza per il coordinamento del Consiglio di bacino in quanto comune più popoloso, come indicato dalla Regione. Ma lunedì l'Unione dei Comuni del Conselvano, che conta più abitanti di Piove e di ogni altro comune della Bassa, con l’approvazione della convenzione diventa di fatto l’ente a cui spetta il coordinamento. Proprio oggi i commissari dei Bacini 3 e 4 informeranno il prefetto e la Regione di questa procedura.

Il braccio di ferro è appena all’inizio e diversi sindaci della Bassa puntano il dito contro Piove di Sacco ricordando che il Consorzio Padova Sud ha le tariffe più basse dell’intera provincia. «Insistere su una sterile posizione di potere» osserva Tiberio Businaro, sindaco di Carceri «vanificherebbe questi risultati. Il sindaco di Piove di Sacco ha tentato di minare un prezioso lavoro quotidiano, fortunatamente senza grandi risultati».

«A causa di scelte avverse come questa» aggiunge Antonio Ruzzon, sindaco di Conselve «non abbiamo ancora liberato il Bacino Padova 4 dai suoi obblighi e questo comporta il peso di dover sostenere i costi per un ufficio, un dipendente e tutte le spese per 62 mila euro l’anno». «Vorrei ricordare ai cittadini della Saccisica che l’onere degli impianti grava sul nostro territorio» conclude il sindaco di Ospedaletto Antonio Battistella. «Pretendere di spostare l’asse di gestione dei rifiuti rappresenta una presunzione istituzionale, perpetrata da chi ha già deciso di abbandonare scelte e le politiche di gestione consolidate».

Nicola Stievano

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